Mattia Gaffuri firma una Aosta-Gran San Bernardo da record

Il lombardo fa segnare il nuovo miglior tempo della cicloscalata in 1h20'20". Anche Alessandro Saravalle e Filippo Agostinacchio sotto il tempo fatto registrare da Wladimir Cuaz nel 2015. Vittoria Ruffili prima delle donne. Circa 300 gli iscritti.
mattia gaffuri
Sport

Circa 300 iscritti, ben tre atleti sotto il miglior tempo fatto registrare da Wladimir Cuaz nel 2015 (1h26’05”): è stata un’edizione della Aosta-Gran San Bernardo da record, quella disputatasi domenica 7 agosto, con partenza dalla “casa” degli organizzatori dell’Atelier Boldrini-Inbike ed arrivo ai 2469 metri del Colle tra Italia e Svizzera.

Aosta Gran San Bernardo
Aosta Gran San Bernardo

Alla rotonda dell’Ospedale regionale un gruppetto di una decina di ciclisti fa immediatamente selezione, ma è destinato ad assottigliarsi numericamente metro dopo metro. A Gignod, a dettare il ritmo di sette atleti è Alessandro Saravalle ma, all’uscita del centro abitato, Mattia Gaffuri dà lo strappo decisivo che lo porterà a braccia alzate al traguardo. Il divario dilata sensibilmente, e alla caccia del lombardo ben presto rimangono in tre: Alessandro Saravalle, Filippo Agostinacchio e Nadir Maguet. Il monologo di Mattia Gaffuri – già vincitore de LaMontBlanc – si conclude dopo 33 chilometri e 1900 metri di dislivello, in 1h 20’20”. Alle sue spalle, altri due concorrenti sotto il record precedente: Alessandro Saravalle (1h 25’05”) e Filippo Agostinacchio (1h 25’55), con quarto Jocelyn Verdenal (1h 26’46”) e quinto Wladimir Cuaz (1h 27’51”). A completare le prime dieci posizioni Kristian Cabras, Davide Pinato, Gabriel Borre, Alberto Cosentino e Andrea Cina.

Al femminile, tripletta della Gb Junior Team con, 39° assoluta, Vittoria Ruffilli (1h 45’26”), Monia Garavaglia (1h 48’47”; 48°) e Sylvie Truc (1h 49’21”; 49°). Poi, Giulia Soffiati (1h 56’46”; 69°) e Chiara Pino (1h 58’59”; 84°).

Una cinquantina di partenti della gara più corta, la Mezzocolle, si è aggiunta ai 300 dell’Aosta-Gran San Bernardo. Il via con un’ora di differenza ha permesso di inserirsi nella pancia della manifestazione principale e aggiungersi alle fatiche della salita con gli altri partecipanti. In questa manifestazione, partita da Saint-Oyen per 16 km e 1100 metri di dislivello, potevano partire anche bici elettriche e, per i più temerari, bici d’ epoca, permettendo di vivere l’affascinante arrivo al Colle assistiti da ristori e tanto tifo, grazie anche ai tanti volontari e a tutti gli appassionati e accompagnatori che hanno reso unica l’atmosfera della salita.

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