Un pattino davanti all’altro, un disco dopo l’altro, Mattia Lenta sta costruendo la sua carriera sul ghiaccio in Finlandia, una delle nazioni europee più ambite dagli hockeysti. Dopo anni di militanza nei Gladiators, la sua prima pattinata a sei anni, il talentino aostano ora è di casa nelle terre di Helsinki o, sarebbe meglio dire, sul ghiaccio scandinavo dei grandi.
A spingere lo sportivo classe 2007 al salto di qualità è stato il suo allenatore Luca Giovinazzo – ora allenatore della prima squadra dell’Ares Sport, protagonista di una impressionante cavalcata in campionato-, che tre anni fa lo ha aiutato nella ricerca di una squadra capace di offrire un ambiente più stimolante e a lungo termine: “Volevo cercare un posto dove l’hockey fosse preso più sul serio – racconta Mattia -, così ne ho parlato con il mio allenatore che mi ha aiutato a cercare una squadra. Inizialmente avevamo trovato una squadra a Kuopio, sempre in Finlandia, ma adesso sono a Vaasa perché a Kuopio è cambiato tutto lo staff e il loro direttore sportivo si è spostato qui e così l’ho seguito”.
Ovviamente, è questione di talento: Mattia per militare nelle squadre U18 finlandesi ha dovuto sostenere dei provini, ma questo non gli ha impedito di essere già un centro fondamentale del gioco del Vaasan Sport. Mattia è l’unico italiano della compagine e le sue giornate non sono di certo una passeggiata, ma sono dense di lavoro fuori e dentro l’arena del ghiaccio, oltre che di studio e impegno.
“Una mia giornata tipo inizia verso le 7 – spiega -, vado a fare allenamento la mattina, può essere sul ghiaccio o in palestra o a volte entrambi, poi scuola e poi di nuovo allenamento di circa tre ore sul ghiaccio. Sono felice però, qui ho trovato la professionalità e l’impegno da parte di tutti sul campo e fuori e inoltre abito con due ragazzi stranieri e questo mi aiuta a crescere ulteriormente”.
Il sogno di Mattia è simile a quello di tanti ragazzi hockeysti che sognano il Canada e gli Stati Uniti, ma la sua testa è ben salda sulle spalle e focalizzata su uno step alla avolta: “Il sogno di qualsiasi giocatore di hockey credo sia giocare in America del Nord, ma ora mi sto ancora allenando per migliorarmi e abituarmi a questo livello, per poi fare ottime stagioni nei prossimi anni e poi si vedrà quello che potrà esserci“.
Gli amici e la famiglia di Mattia sono gli aspetti che più mancano al giovane attaccante aostano che trova la forza, a soli 16 anni, di stare lontano da casa per inseguire un sogno che per l’hockey valdostano sarebbe un grande risultato, ma che lo sarebbe specialmente per un talento limpido come quello di Lenta che, dopo alcuni anni da calciatore (seguendo le orme del papà Giorgio, ex Juve, e del fratello Carlo, sempre alla corte dei bianconeri), ha capito subito che alle passioni non si comanda e che un amore va seguito e spesso inseguito, anche si nasconde nelle freddissime terre finlandesi.