Rifare il percorso del Tor des Géants in 150 ore negli stessi giorni in cui si sarebbe dovuto disputare l’endurance trail più duro del mondo non è cosa da tutti. Se a farlo sono nove persone amputate, l’impresa assume ancora più significato: il valore del gruppo, l’amore per la montagna, il rapporto tra sport, natura e disabilità. Con questo spirito nasce il progetto di Tor in Gamba, ideato da Moreno Pesce del Team 3 Gambe e da Francis Désandré di Gamba in Spalla.
342 chilometri, 24.000 metri di dislivello positivo sulle Alte Vie 1 e 2 della Valle d’Aosta in staffetta (con 30 tappe) dal 12 al 19 settembre. Un primo “rodaggio” era stato fatto due anni fa e l’anno scorso con il Tot Dret “ufficiale”: “Il progetto è nato con la voglia di trasmettere un messaggio sociale forte alle persone diversamente abili ma anche a quelle normodotate“, spiegano Desandré e Pesce. “La disabilità aumenta con il pregiudizio: l’invalidità non è solo un concetto fisico ma un’ideologia radicata nel pensiero comune che immagina il disabile come persona emarginata e dalle poche possibilità fisiche. Con Tor in Gamba vorremmo provare ad abbattere la montagna psicologica per lasciare spazio alla montagna vera”.
La partenza di Tor in Gamba avverrà da Courmayeur alle 10 di sabato 12 settembre. I nove endurance trailers e i loro accompagnatori avranno tempo sino alle 16 di sabato 19 settembre – 150 ore – per completare le 30 tappe del programma della staffetta.