Nel corso del 2022 l’offerta culturale valdostana ha registrato oltre 596mila presenze nei castelli e nei siti di proprietà regionale. A comunicarlo è l’Assessorato ai Beni culturali, che in una nota esprime la sua soddisfazione.
Il risultato supera di 70mila unità le cifre del 2019, mostrando anche una certa tendenza alla “destagionalizzazione” del turismo. Infatti, se la stagione natalizia e i mesi estivi continuano a essere i più gettonati – con una spiccata preferenza per agosto –, anche le cosiddette “basse stagioni”, dice l’Assessorato, hanno fatto segnare numeri considerevoli nei siti culturali della regione.
I l traino dei castelli
A giocare un ruolo di primo piano sono stati i castelli, con un totale che si avvicina alle 350mila presenze annue. Il Castello di Fénis ha sfiorato i 100mila visitatori, seguito da Castel Savoia con 70mila presenze suddivise durante tutto l’anno. Ottimi risultati anche per il Castello di Aymavilles che quest’anno, nonostante la chiusura primaverile preliminare alla Grande Ouverture di maggio, ha visto oltre 55mila visitatori.
Seguono a ruota i siti archeologici che nel 2022 hanno registrato oltre 260mila presenze. Si conferma maggiore attrattore il Teatro Romano con 85mila biglietti staccati, seguito dal Criptoportico Forense con poco meno di 77mila ingressi. Il biglietto cumulativo dei siti di Aosta archeologica ha anche favorito anche l’ascesa della Chiesa paleocristiana di San Lorenzo, che quest’anno ha accolto ben 46mila visitatori, seguita dal Mar-Museo Archeologico Regionale con oltre 32mila.
Un anno – dice ancora l’Assessorato – “di grandi numeri conclusosi con i positivi riscontri della kermesse Natale ad Arte che, dall’8 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, ha ammantato in una suggestiva atmosfera natalizia il Castel Savoia, il Castello Gamba e il Castello di Aymavilles dove, complici anche i numerosi eventi per le famiglie, si sono recate circa 13mila persone”.
“I risultati di quest’anno, dopo due anni di chiusure a singhiozzo e difficoltà dovute al giogo pandemico e alle sue pesanti ricadute, ci rassicurano e ci incoraggiano confermando una volta di più non solo l’effettivo potere attrattivo dei nostri beni culturali, ma anche il ruolo nient’affatto secondario che questi rivestono in termini di presenze turistiche in città e sul territorio” ha spiegato l’assessore Jean-Pierre Guichardaz che sottolinea anche come “tali numeri siano la risposta ai tanti sforzi e al costante impegno profuso affinché il patrimonio culturale sia tutelato, valorizzato nonché adeguatamente comunicato e proposto al pubblico andando pienamente a giustificare le politiche di investimento utili ad ampliarne la conoscenza e, in particolare, l’accessibilità”.