La stagione estiva di Ayas e Gressoney: per Ferragosto si va verso il tutto esaurito

La stagione turistica estiva delle due vallate della Bassa Valle ha superato le aspettative e anche l’andamento della stagione “pre-Covid” del 2019. Pochi turisti stranieri ma tanti italiani, bar e ristoranti frequentati, mentre per i rifugi la situazione è stata più difficile. Per le prossime settimane gli alberghi sono al completo.
Gressoney stagione estiva
Turismo

“Sta andando molto bene” conferma Marco Vallino, il Presidente del Consorzio Turistico di Ayas. “Bene!” esclama anche Giuseppe Comola, il referente del Consorzio di Gressoney. 

La stagione estiva post-Covid: un importante afflusso di italiani

Per entrambe le vallate, i primi mesi della stagione sono stati un successo inaspettato. A giugno e a luglio abbiamo avuto un afflusso di turisti sopra le aspettative, adesso invece, ad agosto, siamo in linea” specifica Vallino. La situazione si è rivelata simile a Gressoney: “Nei weekend di luglio abbiamo registrato numeri molto interessanti. In percentuale abbiamo lavorato di più a luglio, però ancora adesso c’è gente, anche se queste prime due settimane di agosto sono tranquille. Comunque, siamo nella media” dice Comola. 

Nel complesso la stagione turistica estiva di quest’anno si è rivelata migliore di quella dell’anno scorso e anche di quella “pre-Covid” del 2019, mentre riguardo a questi giorni “non c’è differenza rispetto all’anno scorso” dichiara il portavoce di Gressoney. “In paese c’è gente, sia turisti giornalieri che turisti che si fermano negli alberghi o nelle seconde case”.

ll bel tempo e la possibilità di riprendere a viaggiare hanno sicuramente aiutato, la temperatura calda ha spinto le persone a muoversi anche per pochi giorni” valuta  Elena Becquet, referente Adava di Ayas “Poi questo può essere considerato un periodo post-Covid, non ci sono più restrizioni per quanto riguarda gli italiani; invece per gli stranieri ci vorranno ancora una stagione o due per ritrovarli da noi come era nel pre-Covid”. 

Infatti, i turisti accorsi ad Ayas e Gressoney nel corso di questa stagione sono e sono stati perlopiù italiani, che in media si fermano due o tre giorni. Gli stranieri si trovano soprattutto nel settore sportivo: “abbiamo avuto camminatori spagnoli, belgi, francesi, svizzeri, olandesi… per il resto i turisti sono per la maggior parte italiani” spiega Marco Vallino. 

Alcuni turisti sono stati anche invogliati dalle varie iniziative organizzate nelle due vallate. Per quanto riguarda Gressoney, “i comuni hanno organizzato un sacco di eventi serali, c’è sempre qualcosa da fare tutte le sere in tutti i comuni” conferma Comola. Mentre ad Ayas ha riscontrato particolare successo la serie di eventi di “Monterosa racconta”, rassegna dedicata alla narrazione.

Ferragosto al completo, ad eccezione dei rifugi

Ferragosto promette bene. “C’è ancora qualche camera libera ma poca roba, stiamo andando verso il tutto esaurito” annuncia Giuseppe Comola, per Gressoney. “Gli albergatori sono tutti contenti, bar e ristoranti sono frequentati. Questa è la settimana top”. 

“Questa settimana è al 100%, siamo completi fino a sabato 20” riferisce anche Becquet a nome di Ayas. L’umore del paese, degli operatori di alberghi e ristoranti è positivo” aggiunge Vallino.

Però, continua il Presidente del Consorzio di Ayas, “su in quota la situazione è diversa, a livello di rifugi non è così positiva. I ghiacciai hanno fatto fatica”. E anche Gressoney si mostra meno ottimista riguardo all’andamento del turismo in quota. “A Ferragosto per il paese prevediamo di fare il pieno, mentre riguardo ai rifugi dipende dal meteo” dice Comola. Nella vallata di Gressoney, comunque, il Presidente del Consorzio rivela che almeno i rifugi di media quota, quelli sotto i 3000-3500 metri “sono frequentati, anche a mezzogiorno”. 

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