Alla scoperta della storia e dei segreti del Castello di Fénis
Il Castello di Fénis è sicuramente il castello più celebre della Valle d’Aosta grazie sopratutto al colpo d’occhio che ci regala: un trionfo di torri, mura merlate e un imponente apparato difensivo formato da una doppia cinta muraria che attira lo sguardo del visitatore, senza troppi sforzi, catapultandolo in un’atmosfera dal fascino tipicamente medievale.
Feudo della famiglia Challant, deve proprio a questi signori il prezioso apparato decorativo presente al suo interno: dal celebre affresco di San Giorgio che uccide il drago per salvare la principessa che svetta in cima allo scalone circolare nel cortile interno, alla cappella con la Madonna di Misericordia che sotto il suo manto protegge clero ed esponenti della famiglia Challant. Per non parlare poi del loggiato animato da una moltitudine di saggi e filosofi che tengono in mano cartigli in francese antico con massime morali, sentenze, proverbi. O ancora il monumentale e più tardo San Cristoforo, patrono dei pellegrini e viandanti. Affreschi eseguiti da importanti nomi dell’epoca, come il maestro della pittura tardo gotica Giacomo Jaquerio, pittore preferito di Amedeo VIII di Savoia e Giacomino da Ivrea, maestranze che solo una famiglia importante come quella degli Challant poteva permettersi, segno eloquente di prestigio feudale.
Il castello attraversò un lungo periodo di abbandono, durante il quale venne addirittura utilizzato come casa colonica, con stalle e fienili ubicati a ridosso delle pareti affrescate, fino a quando nella seconda metà dell’800 l’architetto D’Andrade lo acquistò e restaurò nelle parti più degradate, cercando di salvare il maniero da una rovina imminente.
Il castello venne poi investito dall’ondata medievalista promossa dal ministro dell’Educazione Nazionale Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon: dal 1936, infatti, fu oggetto di pesanti interventi di restauro integrativo per poter accentuare la spiccata fisionomia medievale della dimora. De Vecchi aveva inoltre concepito una nuova destinazione d’uso per il castello: voleva farne il Museo del mobile valdostano. Ecco perché gironzolando tra le sue stanze scoprirete anche numerosi arredi e mobili lignei, non tutti valdostani e nemmeno originali del maniero, ma qui esposti.
Non lasciatevi incantare solo dal suo aspetto così cavalleresco, però: attraversate il barbacane, sfidate le figure apotropaiche che costituiscono la difesa magica del maniero, perdetevi tra le sue mura… ma prestate attenzione, dalle caditoie delle torri potrebbe sempre rotolare qualche pietra lanciata da intrepidi cavalieri pronti a difendere i Signori di Challant.
Come raggiungere il Castello di Fénis
Orari Castello di Fénis
Ingresso accompagnato
L’ultima visita viene effettuata 30 minuti prima della chiusura.
- Da aprile a settembre:
dalle 9.00 alle 19.00, dal martedì alla domenica – aperto lunedì 24 aprile 2023
aperto i lunedì di luglio e agosto
- Da ottobre a marzo:
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00, dal martedì alla domenica – aperto lunedì 30 ottobre 2023
Chiuso il 25 dicembre e 1° gennaio.
Gli orari sono soggetti a variazioni: si consiglia di verificarli contattando il numero telefonico riportato nella sezione “Contatti”.
Biglietti
- Sono consigliati la prenotazione e l’acquisto dei biglietti online sul sito MiDA
- Entrata con visite guidate ogni mezz‘ora, ad orari fissi
- L’ingresso è consentito ad un massimo di 25 persone per turno di visita.
- Divieto di portare zaini o borse ingombranti all’interno
- Animali: all’interno del monumento è permesso l’accesso di animali di piccola taglia unicamente se tenuti in braccio o inseriti in trasportino a mano
Accessibilità
Sito non accessibile alle persone con disabilità in sedia a rotelle.
Foto e video
E’ possibile effettuare riprese fotografiche e video, ad uso privato e senza fini di lucro, con dispositivi privi di flash e stativo. Non è permesso l’utilizzo di aste per selfie. L’uso di scatti e riprese a scopo pubblicitario, di stampa o commerciale è consentito solo previa autorizzazione.