Movida aostana: stipulato il protocollo d’intesa

Il protocollo siglato è sperimentale, ha la durata di un anno, tempo utile a raccogliere dati sull'inquinamento acustico. Per organizzare le serate, sarà necessario richiedere l’autorizzazione all’amministrazione comunale dieci giorni prima della data prescelta.
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ASCOM Aosta Informa

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Ad Aosta è stato siglato un protocollo d’intesa che fissa alcune regole per favorire una pacifica convivenza tra i residenti e gli amanti della “movida”. Si tratta di un anno di sperimentazione per raccogliere dei dati sull’inquinamento acustico.

A sottoscriverlo la nostra Associazione assieme al Comune, Questura, Usl, Arpa, e Adava, l’Associazione degli albergatori e delle imprese turistiche della Valle d’Aosta.
Nella sua parte operativa dal 1 agosto, il documento che è frutto di un anno di lavoro in cui si sono susseguiti diversi incontri pubblici e istituzionali nell’ambito del progetto “MoVda”, fissa il termine degli eventi serali con musica dal vivo alle 23.30, e sarà prevista mezz’ora fino alle 24:00 tempo utile per portare la musica ai decibel fissati per legge. A titolo sperimentale il livello di emissione sonora massima dovrà essere di 75 decibel fino alle 23:30.

Sale da 12 a 18 il numero di eventi annuali che ciascun esercizio commerciale può organizzare, con un massimo di tre serate al mese.
Per organizzare le serate, sarà necessario richiedere l’autorizzazione all’amministrazione comunale dieci giorni prima della data prescelta.
Il Comune ha previsto un coordinamento fra le attività che intendono organizzare gli eventi al fine di evitare sovrapposizioni. La nostra Associazione si rende disponibile con i pubblici esercizi per il coordinamento di tale attività.

 

12 risposte

  1. Siamo il 19 agosto, una di notte e Il solito bar ha ancora musica a tutto volume…nessuna traccia ne di vigili ne di polizia…il baccano- perché di questo si tratta -continua come se niente fosse. Ma allora le regole ….erano una presa in giro? Perché questo locale può e gli altri no? Dove e il sempre inutile confcommercio ? Ridicoli e vergognosi. Meglio fare finta di nulla. Omertà totale. Quel locale – discoteca – non autorizzata- continua a essere speciale, perché qui funziona così, io non dico/faccio niente per te e tu non dici/ fai niente a me… cosi intanto tutti fanno come gli pare. Mi ricorda qualcosa…? Chissà cosa… Mi sfugge… Ah la mala Italia…

    1. Ma le sembra normale che le persone debbano cercare un altra casa perché lei necessità di stordirsi con musica e altro? Chiaramente un troll .. almeno si spera, altrimenti c e da preoccuparsi

  2. Vorrei vedere se alcuni dei nostri politici o se alcune persone influenti abitassero sopra o accanto ad uno di questi locali se le regole sarebbero le stesse. Il rumore forte oltre a certi limiti è fastidioso e deleterio, io a casa mia ho il diritto di stare tranquillo e non dovrei sopportare tutto ciò. Ricordiamoci che sono dei Bar e non delle Discoteche, devono vendere altro, non musica a tutto volume, se non ce la fanno ad arrivare a fine mese con quello per cui sono autorizzati dalla loro licenza, che cambino lavoro, e poi smettetela di parlare di turismo, il turismo qui non centra nulla, sono solo gli interessi di pochi che usurpano la libertà di molti.

    1. Ha visto che non è cambiato nulla? Come volevasi dimostrare.. e scomodo prendere posizione, meglio muovere un po’ la sabbia, le persone sono contente, ma non diamo fastidio a chi deve guadagnare, anzi facciamolo loro l inchino… se ne rendono conto di cosa si tratta oppure no…. L inchino!!! Aosta e’ colma

  3. Ovunque nel resto d’Italia fanno serate ogni sera senza tutte queste lamentele da parte dei residenti. Ormai Aosta è un paese per vecchi, c’è poco da fare

    1. Dove abita? Non certo a fianco o sopra uno di questi locali? E noi anziani? E i bambini? Paragonarsi con dove si sta peggio non aiuta, forse si può migliorare guardando a dove funziona meglio

    2. Forse è più patetico lamentarsi delle lamentele invece di chiedersi il perché di tanta esasperazione… Forse Carla scrive in quanto cliente di quelle discoteche non autorizzate .. forse Carla e immortale e non sarà mai ” vecchia”, forse Carla non ha genitori o nonni che le stanno a cuore, forse Carla ci beve su per non pensare alla sua condizione …

  4. Bhe oggi e il 5 agosto ed è mezzanotte e i soliti noti continuano con decibel ben oltre soglia ma nessuno controlla e nessuno è sanzionato…e poi se ogni locale fa 4 sere al mese, alla fine ogni sera la scusa e buona… Sembra una presa in giro.facessero chiudere _ revocassero licenze_ o facessero multe forse allora i protocolli avrebbero credibilità .finirà l estate esattamente nello stesso modo degli anni scorsi alla faccia di tutti… SSH non disturbiamo i locali che devono”lavorare ..” non importa se i cittadini non possono ne lavorare né riposarsi…certi locali sono intoccabili

  5. Inutile… Certi locali continuano a fare ciò che vogliono .ore 24.00 e musica a tutto volume … Parrebbe siano intoccabili, al di sopra della legge certi bar non si spiega

  6. Sono le 22.00, siamo il 5 agosto, in pieno centro storico e: musica fortissima che spacca i timpani (altro che 75 decibel!!!), sempre il solito locale che tutti conoscono, ma che nessuno ha il coraggio di far chiudere chissà per che..tutti si lamentano, ma loro continuano a fare quello che vogliono e nessuno prende provvedimenti su questo locale, forse gli altri sì, ma loro mai. E loro lo sanno continuano a fare quello che vogliono quando vogliono.. se passa la polizia, poco male appena se ne va ricominciano esattamente come prima.. giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno (sì perché i residenti si lamentano almeno dal 2020 …

  7. peccato che poi i soliti noti se ne infischino e continuino a fare esattamente come prima, in barba a protocolli di intesa ecc… Rassicurare sul fatto che ‘la misurazione dei decibel sia solo finalizzata a raccogliere dati’ e che ‘non verrano prese misure repressive’, bhe, per certi personaggi è come dire che tanto non succederà nulla e apre la strada al fatto che ognuno, come spesso accade in Italia, faccia come gli pare. E’ evidente che da parte di certi locali non c’è né la volontà, né il rispetto della cittadanza..e al quel punto l’unico strumento a disposizione delle istituzioni è la certezza della pena – pecuniaria o della chiusura del locale…che a voler far contenti tutti si lascia tutti insoddisfatti. un provvedimento a metà insomma che sembra suggerire ai cittadini “ce ne stiamo occupando… ma in fondo non ce ne vogliamo assumere la responsabilità” e i decibel continuano a sfondare timpani..

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