Eccoci qui. Giugno è arrivato. In questi giorni insegnanti e genitori, inconsapevolmente, si stanno studiando, sui fronti opposti; come in una battaglia del Signore degli anelli, cercano di prevedere le mosse del “nemico”: gli elenchi di esercizi e di pagine da studiare nelle vacanze sono per i genitori un peso insormontabile (che in realtà dovrebbe pesare sulle spalle dei figli…), molti docenti li propongono come una sfida, della serie “voglio proprio vedere a settembre chi li avrà fatti!”.
La questione dei compiti delle vacanze estive è proprio un tema divisivo, non solo tra insegnanti e genitori, ma tra gli stessi genitori! C’è chi compra due libri delle vacanze in più per il figlioletto di 8 anni, “perché, sai, il prossimo anno va in terza elementare, meglio che si prepari”, c’è chi al contrario boicotta a priori solo l’idea che i figli abbiano da studiare in estate, perché “hanno il diritto di riposare!”.
E se provassimo a “divergere il pensiero”? Ad uscire da questa logica dicotomica, e a vedere che cosa serve davvero ai nostri figli nei tre lunghi e caldi mesi estivi? Sgombriamo subito il campo da equivoci: per me tre mesi senza far nulla sono troppi! Rischiano di arrivare a settembre con il vuoto cosmico nel cervello, i neuroni ancora seduti sul lettino ad abbronzarsi, le sinapsi intente a bere una bibita ghiacciata. Insomma, un disastro! Ma tra il vuoto totale e il carico tipo “minatore” che viene assegnato agli studenti, soprattutto di certe scuole superiori, ci sarà una sana via di mezzo?
Lancio una sfida agli insegnanti, di qualunque ordine di scuola siano: perché non pensare di dare, in estate, dei veri e propri “compiti” a bambini e ragazzi? Un compito non è necessariamente fare esercizi, quelle cose noiose e ripetitive che servono un pochino, ma nella monotonia della ripetizione perdono utilità.
Quali potrebbero essere dei “compiti” un po’ creativi e utili per i nostri figli/studenti? Vediamo un decalogo di possibili idee:
1) Inventarsi degli esperimenti scientifici da portare a settembre: usando oggetti della natura, applicando i principi della fisica o della matematica al quotidiano;
2) Per fare il punto uno, magari leggersi due numeri di Focus Junior, o cercarsi dieci video tutorial ben fatti in internet e poi sperimentare. I grandi possono poi preparare presentazioni in Power Point o Prezi, i piccolini anche dei cartelloni;
3) Inventarsi un gioco per imparare e memorizzare le tabelline, alle elementari, magari da donare a quelli di seconda quando si rientra a settembre. Creare un gioco da tavola, un quiz a domande scientifiche sulla base degli argomenti svolti nell’anno, per quelli delle medie. Alle superiori, spazio alla fantasia. Fateli progettare cose vere, utili nella vita;
4) Se volete far amare la storia, fatelo con uno che incanta! Chi meglio di Alberto Angela può aiutarvi? Sul sito della trasmissione ci sono tutte le puntate delle ultime due stagioni, potreste assegnare un bel ripassino di una serie di puntate di Ulisse.
5) Fare almeno 3 gite all’aperto, da documentare con tutti i dati geografici (altitudine, longitudine, clima, fauna e flora, ecc). In base all’età, si può chiedere un lavoro più o meno dettagliato e complesso
6) Leggere tanto, certo, e con passione! Se i libri sono vissuti solo come dei “mattoni”, li useranno a quello scopo, magari sulla testa del fratello. Lasciate che leggano anche autori moderni, l’importante è farli entrare dentro un viaggio, un’avventura (certo, se in classe non avete mai letto ad alta voce dei romanzi, sarà dura farli leggere in estate…)
7) Date da scrivere un “mini-romanzo” (non un tema, ma un vero mini-libro): per ogni età, ci sarà la sua lunghezza! Magari provando anche ad intervallarlo con immagini illustrate. In un solo lavoro, si fa tutto: si ripassa la grammatica, i verbi, la sintassi, tecnologia e arte!
8) Quelli delle superiori, il romanzo potrebbero anche provare a metterlo su Wattpad, una comunità on-line di lettori e scrittori autodidatti. Non la conoscete? Andate a curiosare! La tecnologia va sfruttata con intelligenza, non demonizzata!
9) E come la mettiamo con le lingue? Anche loro vogliono la loro parte; guardarsi alcuni film o cartoni animati in lingua originale, con il compito di annotarsi successivamente ciò che si è capito della trama?
10) E per educazione motoria? Direi che se ogni vostro alunno si inventa nell’estate un percorso, gioco, attività da proporre a settembre ai compagni, siete coperti di attività creative fino a Natale. Ovvio, corredato di istruzioni e regole (cartacee per i piccoli, con video tutorial girato col proprio smartphone dai più grandi).
Queste sono solo alcune idee per un’estate più creativa e leggera. Che impegni un pochino bambini e ragazzi, senza incollarli troppe ore ad una scrivania. Ma ogni insegnante, se vuole, può dare spazio alla propria fantasia!
Una premessa è doverosa: cari proff, anche se date “compiti” creativi, dovete parlarvi e coordinarvi. Altrimenti, con i 10 punti proposti sopra, il rischio di sovraccarico c’è comunque. Cari Genitori, valorizzate i lavori dei vostri figli. Se si inventano un gioco o un esperimento, ritagliatevi mezz’ora per loro. L’estate può essere una grande occasione di riappropriazione del proprio tempo, se lo vogliamo. Ma dobbiamo farlo con gesti intenzionali. E ora tocca a voi!