Turismo, da Google tre strumenti per hotel e strutture ricettive

In un’era sempre più digitale, dove le ricerche online determinano la scelta finale di una vacanza per migliaia di persone, Google mette in campo tre strumenti per migliorare la visibilità di ogni struttura ricettiva. Quali? Come funzionano? Andiamo a scoprirlo!
Breakfast Tech

Google è il motore di ricerca più importante al mondo, basti pensare che solo in Italia il 93% dell’utenza lo utilizza per le proprie ricerche online. Inevitabilmente, le scelte di acquisto di qualsiasi prodotto fisico o liquido, sono condizionate da ciò che viene mostrato sulla SERP (la pagina dei risultati di ricerca su Google).

Risulta, in oltre, che il 67% dell’utenza italiana effettui, almeno una ricerca on line, prima di scegliere la metà delle prossime vacanze ma, non solo, tra gli effetti di questa emergenza sanitaria c’è il sempre maggior peso delle prenotazioni direttamente da OTA o siti proprietari (fonte Politecnico di Milano).

Numeri, quindi, utili per analizzare e comprendere quale sia la direzione del movimento turistico italiano. Proprio in quest’ottica, Google offre tre strumenti, due dei quali gratuiti, per aiutare hotel, alberghi, strutture ricettive a farsi trovare, più facilmente, da quei prospetti interessanti a specifiche località e alle sue opportunità di alloggio.

Cominciamo a vederne uno per volta.

GOOGLE MY BUSINESS

Una vera e propria carta d’identità digitale per il tuo hotel, al suo interno sono riportate ed indicizzate tutte le informazioni per essere trovati da papabili clienti interessati alla tua attività. Per questa ragione, il miglior consiglio è quello di compilare con cura la scheda di Google My Business inserendo, nei testi che la compongono, le parole chiave che identificano l’attività. Un lavoro puntuale e preciso ti permetterà di comparire prima dei tuoi competitor nella “local pack” di Google, quella tabella che compare immediatamente nei risultati di ricerca locali.

Se la tua struttura non avesse una scheda di My Business ti raccomando di realizzarla o rivendicarla in caso non fossi amministratore. Ulteriori approfondimenti per migliorare la visibilità:

  • Aggiornare la scheda con immagini nuove, offerte e novità;
  • Richiedere ai clienti recensioni positive, in modo da dimostrare le qualità della struttura a futuri interessati;

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GOOGLE HOTEL INSIGHTS

La grande G ha messo a disposizione dell’utente una piattaforma che intende aiutare il settore ricettivo ad intercettare clienti individuandone i profili. Il suo funzionamento è abbastanza semplice, una volta inserito il nome della tua struttura o dei tuoi competitor, potrai vedere overview illustrativi con:

  • grafici di variazione delle ricerche a seconda dei periodi;
  • grafici di confronto con il traffico di ricerca tra nazionali e internazionali, verificando in dettaglio i mercati di provenienza e flussi turistici sia attuali che per prospettive di crescita. Quindi, un utile strumento che ti permette di vedere l’andamento turistico in tempo reale e sviluppare così una strategia adatta;

 

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GOOGLE HOTEL ADS

Questo è uno strumento a pagamento che permette di sponsorizzare il tuo hotel direttamente nei risultati di ricerca di Google e collegarli con il booking engine (sistema di prenotazione) del tuo sito. Un modo diretto e senza passaggi di intermediazione, come Booking.com, ma che necessita di alcune importanti implementazioni:

  • aggiornamento dei prezzi costante, a seconda dell’andamento del mercato, in tempo reale;
  • aggiornamento della scheda di Google My Business, da cui prende le immagini e le informazioni specifiche della tua struttura;
  • collegamento alla piattaforma pubblicitaria Google ADS;

Google Hotel Ads, seppure a pagamento, risulta ancora oggi poco sfruttato nelle medie piccole realtà, offrendo, così, notevoli vantaggi a quell’imprenditoria turistica che vuole puntare sul digitale per la propria promozione, come si dice: “Chi prima arriva meglio alloggia”.

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Come di consuetudine concludo ricordandoti di tenere d’occhio questa rubrica perché, come si dice nel mondo digitale: “Quello che è valido oggi non lo sarà più tra sei mesi”…Google compreso.

 

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