Fagioli con le cotiche

Un piatto fuori stagione da leccarsi i baffi.
Fagioli con le cotiche
casseDrôle

Non è ancora carnevale, è vero, e il freddo si può dire che non sia ancora arrivato ma quando ti viene voglia di un piatto particolare non è necessario che sia, per forza, la giusta stagione!

Ingredienti per 4 persone

500 gr di cotenna di maiale (potete tranquillamente ordinarla dal vostro macellaio che ve la fornirà già ben pulita e pronta alla cottura)

600 gr di fagioli neri secchi (potete usare comunque quelli che più vi aggradano)

70 gr di lardo di Arnad

1 cipolla gialla

2 spicchi di aglio (facoltativo)

2 carote

2 litri di brodo vegetale

50 gr di trito di salvia, rosmarino, timo e maggiorana freschi

olio evo, sale e pepe nero

Inizierete mettendo a mollo, in acqua fredda abbondante, i fagioli 24 ore prima della loro messa in pentola.

Laverete le cotenne sotto acqua corrente e luminando eventuali impurità residue e le taglierete a strisce di 5 centimetri per 20.

Cospargerete la parte più liscia con il trito di erbe aromatiche quindi le arrotolerete su se stesse e le chiuderete con l’aiuto di uno spago.

Farete bollire le cotenne per 45 minuti in acqua leggermente salata.

In una pentola dai bordi alti metterete 6 cucchiai di olio evo e vi metterete a sfrigolare l’aglio in camicia insieme al lardo tritato.

Triterete la cipolla e le carote e le aggiungerete all’olio eliminando l’aglio dopo che abbia lasciato il proprio sapore ( saprete che questa operazione è terminata quando in casa si diffonderà un delizioso profumo di aglio soffritto! ), lascerete soffriggere per 10 minuti a fuoco basso.

Aggiungerete al soffritto i fagioli rinvenuti in acqua e mescolerete per 5 minuti quindi aggiungerete metà del brodo e le cotenne precedentemente bollite.

Lasciare cuocere per circa 2 ore e mezza aggiungendo brodo man mano che quello in pentola si asciughi (se non dovesse bastare il brodo potrete continuare aggiungendo acqua calda).

Il piatto andrà servito ben caldo.

Come sempre vi rammento che il cibo è vita quindi meglio sia buono e non per forza di stagione!

Seguimi qui per altre suggestioni d’assaggio.

 

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