L’impiattamento: le regole per ottenere piatti belli oltre che buoni

Oltre a mettere gusto nei nostri piatti cerchiamo di dar loro importanza con l’estetica: i consigli di Francesco Corniolo nella consueta rubrica di cucina del sabato.
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Cari amici, oggi non ci dedicheremo ad una ricetta in particolare ma parleremo di alcune regole da seguire se si vogliano ottenere dei bellissimi piatti da ristorante gourmet in casa. Com’ è  noto ormai da tempo anche l’occhio vuole la sua parte, ciò significa che quando ci impegnano a cucinare per noi, per le nostre famiglie o i nostri amici, dobbiamo spendere del tempo anche nella cura della disposizione delle pietanze nel piatto! Esattamente come una donna si trucca prima di un aperitivo o un uomo si ben veste per una cena, l’eleganza nel piatto è parte fondante di una serata ben riuscita, che i vostri commensali ricorderanno e commenteranno. Ecco a voi quindi alcune piccole regole da ricordare per ottenere piatti davvero sorprendenti:

1- semplicità: quando impiattiamo una vivanda potremmo essere tentati di voler “chiudere” tutti gli spazi bianchi del piatto; cerchiamo di non farlo, di non affollare troppo il nostro recipiente, come su una tela di Cy Twombly, lasciamo respirare il cibo protagonista.

2- non tutto al centro: impiattando una qualsiasi pietanza cerchiamo di utilizzare il giusto contenitore, un cibo deve creare movimento nel piatto quindi non limitiamoci a depositarlo esclusivamente nel centro, usiamo gli angoli, i lati del piatto, creiamo prospettive.

3- altezza: bisognerebbe sempre cercare di dare tre dimensioni alla pietanza impiattata, la dimensione che spesso manca nei piatti fatti in casa è l’altezza; provate anche solo a posare un contorno non a lato ma sulla pietanza e vedrete come l’effetto cambierà  immediatamente.

4- niente top: impiattare con eleganza non ha mai significato nè mai significherà fare disegnini con la glassa di aceto balsamico o altri top chimici e disgustosi!

5- la casualità: ogni piatto dovrebbe avere una parte di composizione legata al caso, ciò significa che non tutto deve essere coordinato poiché si rischia di ottenere una sensazione di falsità. Al caso si può lasciare ad esempio la disposizione di una salsa, lasciata cadere dall’alto, una fetta di prosciutto non accompagnata ma lasciata depositarsi sulla ceramica nella forma che la fisica le attribuisce o una granella fatta precipitare come una pioggia gustosa sul cibo.

Seguendo questi piccoli consigli otterrete dei piatti gourmet con pochissimo sforzo. In foto potete vedere una semplice millefoglie di salmone e ricotta aromatizzata alla menta con delle verdure al vapore su una salsa agrodolce di ciliegie ( non è stagione, lo so, ma la foto non è di oggi!). Quindi ingredienti di facile reperibilità e costo piuttosto basso che creano la loro figura grazie alla disposizione nel piatto.

Buon sabato a tutti e ricordate che il cibo è vita e come la vita oltre che buono deve essere anche bello!

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