Una strada per “esistere”?

Con la collaborazione dell’Associazione Toponomastica femminile, Dora Donne in Valle d'Aosta ha presentato alle istituzioni scolastiche della regione una serie di attività legate, da una parte alla conoscenza delle donne nella storia ma anche alla cittadinanza attiva e agli scopi dell’Agenda 2030.
Josephine Teppex via Festaz
DORAfa
Dorafacolore
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Nel corso dell’estate come Dora Donne in Valle d’Aosta abbiamo iniziato a collaborare con l’Associazione Toponomastica femminile, siamo rimaste colpite dalle loro attività e dal coinvolgimento nei diversi territori in cui operano.

L’Associazione è nata dalla constatazione che la mancata presenza delle donne (che siano esse scienziate, storiche, scrittrici, inventrici o anche donne che hanno partecipato alle vicende della storia del nostro paese) nella scelta di un “personaggio” a cui dedicare una strada, una scuola, una caserma, un percorso, una strada, una piazza, priva le giovani generazioni di modelli di riferimento al femminile.

Tutto questo, insieme alla mancata presenza delle donne nei libri scolastici, porta i giovani di ambo i sessi a non considerare la loro partecipazione alla costruzione della società in cui viviamo.

Ma non solo, la “violenza culturale” messa in atto dalla scelta di non nominare le donne, ha come conseguenza diretta che chi non viene nominata non esiste, scompare dall’immaginario a cui potrebbero rifarsi giovani donne in cerca di una strada per il loro futuro. Mentre sono sempre più presenti nelle immagini pubblicitarie i corpi delle donne usati per vendere di tutto, alla fine essi stessi merce in esposizione e vendita, scelta che incide sulla vita di ragazzi e ragazze che ispirano le loro esperienze e i loro valori sulla base di quello che vedono rappresentato intorno a loro.

L’associazione Toponomastica femminile (www.toponomasticafemminile.com)  attiva da un decennio sul territorio nazionale e internazionale, si propone di recuperare il valore storico delle donne attraverso la memoria scritta nelle strade, affinché le nuove generazioni abbiano diversi modelli identitari e nuovi stili di vita.

Il censimento toponomastico nazionale condotto, ha evidenziato la cancellazione dell’operato femminile nelle strade che percorriamo ogni giorno, dove le intitolazioni a donne si attestano fra il 3 e il 5% (in prevalenza madonne e sante), mentre le strade dedicate agli uomini superano il 40%.

Dalla constatazione di questo gap sono partite le tante iniziative rivolte sia alla scuola, sia all’intera cittadinanza, attraverso progetti didattici, concorsi e corsi di formazione, mostre fotografiche e documentarie, convegni e conferenze, performance e salotti letterari, itinerari turistici in ottica di genere e pubblicazioni che varcano i confini nazionali.

Grazie all’esperienza dell’Associazione Toponomastica femminile Dora Donne in Valle d’Aosta ha quindi promosso la presentazione alle direzioni didattiche della regione di una serie di attività legate, da una parte alla conoscenza delle donne nella storia ma anche alla cittadinanza attiva e agli scopi dell’Agenda 2030.

Il progetto ha lo scopo di:

sviluppare dinamiche relazionali paritarie tra maschi e femmine, nel riconoscimento delle reciproche differenze;

sostenere il riconoscimento del valore del sapere femminile, storicamente oscurato e negato, attraverso il recupero della sua visibilità;

promuovere nelle scuole la ricerca storica, per fare emergere donne che, in tutti gli ambiti del sapere e della società civile, si sono distinte;

sviluppare consapevolezza in merito alla violenza del silenzio e dell’invisibilità storica agita sulla donna, scardinando il sistema culturale e valoriale che alimenta comportamenti prevaricanti e discriminatori;

progettare azioni di cittadinanza attiva affinché le nuove generazioni abbiano diversi modelli identitari e nuovi stili di vita, ove il ruolo e il pensiero delle donne saranno fondamentali, in conformità a quanto disposto dalla Legge 92/2019. “Comprendere i concetti del prendersi cura di sé, della comunità, dell’ambiente […] per essere consapevoli che i principi di solidarietà, uguaglianza e rispetto della diversità sono i pilastri che sorreggono la convivenza civile e favoriscono la costruzione di un futuro equo e sostenibile”;

– far conoscere gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 e le azioni delle donne che, in Europa e nel mondo, li hanno precorsi.

In sintesi, il progetto si pone gli obiettivi di:

– sviluppare nelle giovani e giovanissime generazioni un desiderio di parità di genere e di riconoscimento sociale;

– portare a un’attenta osservazione del proprio territorio e farvi crescere una coscienza etica, in vista degli obiettivi dell’agenda ONU 2030;

– avvicinare le/gli studenti a pensare e agire nello spazio pubblico, favorendo il senso di appartenenza alla comunità attraverso percorsi di cittadinanza attiva;

– costruire un rapporto di reciproca collaborazione e fiducia tra alunne/i e istituzioni locali al fine di favorire l’avvicinamento di ragazze e ragazzi alla politica, intesa come partecipazione civica al bene comune, nello spirito della Costituzione.

L’Associazione Dora Donne in Valle d’Aostas si è resa disponibile a fare da referente sul territorio per la realizzazione dei percorsi didattici nelle varie scuole, prevedendo anche una restituzione alla cittadinanza e alle famiglie.

Chi volesse maggiori informazioni può scrivere a:

doradonneinvda@gmail.com o contattare la Presidente di Dora Donne in Valle d’Aosta al 3792637900

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