Ci sono voluti quattro lunghi anni di gestazione per la sua venuta al mondo. Dal 2017 si parlava della Purosangue e, siccome si trattava del primo SUV Ferrari, alcuni media ne avevano ipotizzato per lo meno le linee. D’altra parte, la concorrenza si era già avviata su quei sentieri, in primis l’eterna rivale Lamborghini con la Urus. Bene, oggi Purosangue è realtà. Precisiamo immediatamente che SUV è un’approssimazione. Durante il recentissimo vernissage, l’amministratore delegato della Ferrari Benedetto Vigna ha rimarcato come l’obiettivo fosse quello di costruire qualcosa di nuovo, di unico e di distintivo. Missione compiuta.
Purosangue sfugge ad ogni catalogazione, ad ogni tentativo di classificazione. È una sportiva a quattro porte e quattro posti, questo è il dato di subitaneo impatto. Ferrari preferisce definirla FUV, cioè Ferrari Utility Vehicle, una macchina, appunto, unica, come tutte le Ferrari. Una macchina che coniuga prestazioni e comfort. Le linee sono penetranti, levigate ma con improvvisi spigoli e sinuosità. Il cofano anteriore è lungo e ampio e impreziosito da elementi luminosi. Prese d’aria diffuse nel cofano medesimo e nei passaruota – doppi – contribuiscono a ridurre la resistenza all’avanzamento. Sotto i passaruota, ruote da 22” davanti e da 23” dietro. Le porte posteriori si aprono controvento, che a noi appare un omaggio al design d’antan.
Gli interni sono ovviamente in linea con il lignaggio della Casa, realizzati con materiali di pregio, tra cui la fibra di carbonio, e all’ottantacinque per cento ecosostenibili, con due display a gestire sicurezza e infotainment. Benché anche la Ferrari si stia dirigendo verso l’elettrico, Purosangue è un aspirato classico, forse una delle ultime concessioni al termico che tanto ha dato lustro alla gamma del marchio (e non solo a quello). E allora, ascoltiamo ancora il sound del dodici cilindri benzina a 65°, 6500 cc., in posizione centrale-anteriore.
Un propulsore capace di erogare una potenza di 725 cavalli con una coppia motrice pari a 716 Nm già a 2100 giri al minuto per l’ottanta per cento. La trazione integrale prevede un differenziale anteriore Power Transfer Unit per una ripartizione ottimizzata della coppia. La trasmissione è Formula 1 a doppia frizione, a otto rapporti. La velocità massima è di 310 chilometri orari, con l’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in 3”3, dati spettacolari se si considera il peso che supera, anche se di poco, le due tonnellate. Per concludere, sospensioni attive e ruote posteriori sterzanti, che regolano e modulano l’altezza della vettura in curva. Prezzo da euro 390.000. le consegne inizieranno a 2023 inoltrato.