Ormai da parecchi anni il mercato dell’automobile dimostra di apprezzare e di ricercare modelli caratterizzati da versatilità, comodità e, perché no, prestazioni. Il concetto di SUV, assurto ad identità autonoma, si presta più che mai a soddisfare queste esigenze. All’interno di tale concetto, mancava un riferimento al segmento B.
Renault, anticipando tempi e concorrenza, ha riempito il vuoto con la Captur, che fin dal 2013, anno della commercializzazione, ha colto un successo senza discussioni, divenendo il modello più venduto nella categoria. Dopo sei anni, era il momento di una rivisitazione.
La nuova Captur si presenta con un look decisamente accattivante e assai coerente nell’insieme. L’incremento delle dimensioni – la lunghezza si attesta a 4.22 metri, undici centimetri in più – ha contribuito alla definizione di linee armoniche, con sezioni sinuose che si alternano e si integrano con spigoli muscolosi ma non grevi.
La profilatura a cuneo e il disegno delle fiancate conferiscono una sensazione di profondità e di movimento, diremmo quasi di timida cattiveria, scusando per l’ossimoro. I proiettori sia anteriori (full LED C – Shape) che posteriori, di forma slanciata e penetrante, si inseriscono armoniosamente nella carrozzeria, che si caratterizza anche per il portellone sagomato, quasi da ibridazione da futurismo.
Renault riprende i suoi stilemi più recenti, a cominciare dalla Clio, che nella Captur si ritrovano soprattutto negli interni, realizzati con materiali morbidi, curati, comodi per i passeggeri. Nel senso della comodità ha avuto il suo peso il leggero incremento del passo – due centimetri – che ha consentito anche il posizionamento del climatizzatore per i sedili posteriori e la maggiore capacità del bagagliaio, che oscilla tra i 536 e i 1275 litri.
Ottima l’insonorizzazione. Dal punto di vista dell’infotainment, esteticamente particolare il display da 7” o da 9” verticale, che si accompagna all’interfaccia per smartphone Apple CarPlay e Android. La sicurezza è garantita da adeguati sistemi di assistenza, come, tra gli altri, cruise control adattivo, traffic jam e lane assist. A livello di propulsori, la clientela avrà l’imbarazzo della scelta, tra benzina, diesel, senza dimenticare il GPL e, più avanti, l’ibrido plug – in.
Volendo coniugare versatilità e prestazioni, molto interessante è il benzina 130 tCe a quattro cilindri da 1.3 litri con trasmissione automatica a sette marce. Anche se l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 10”6, si percepisce una prontezza più che adeguata, frutto dei 130 cavalli e della coppia massima di 240 Nm a 1.600 giri. La velocità massima si attesta a 195 km/h. La commercializzazione della nuova Captur è prevista per inizio 2020, con prezzi a partire da euro 17.600.