Quando i miti si perpetuano, aggiornandosi in una sapiente miscellanea tra tradizione e innovazione, pongono le basi per mietere, ancora, successi di pubblico e di critica. È il caso della Golf, giunta all’ottava generazione. Da quarantacinque anni è il riferimento indiscusso del suo segmento, diremmo da essa stessa inventato.
Dal 1974, 35 milioni di vetture vendute, di cui due milioni e mezzo in Italia. Bastano questi pochi dati per illustrare un modello planetario. Fu Giorgetto Giugiaro a disegnarla e all’epoca fu una rottura con gli stilemi consueti: la Golf piacque immediatamente e diede inizio alla sua fortuna, per altro meritata. Volkswagen, d’altra parte, ci ha abituati da sempre a modelli longevi, che ne hanno fatto la storia e sostenuto le finanze, pensiamo al Maggiolino e alla stessa Polo.
Dal punto di vista estetico, l’evoluzione è stata coerente ma senza traumi, quasi timida: se raffrontiamo la prima e l’ultima Golf, le differenze sono davvero poche, soprattutto se consideriamo che sono passati, appunto, quasi cinque decenni. Il look della nuova versione si presenta assolutamente nel segno della continuità. La linea è più essenziale, con accennate nervature alle fiancate, con un pizzico – ma proprio un pizzico – di cattiveria conferito dall’abbassamento di tre centimetri e dal muso sottile e penetrante.
Anche la lunghezza aumenta, seppure di soli due centimetri, attestandosi a 4.28 metri. La Golf 8 è costruita sulla consolidata piattaforma MQB.
Se volessimo sintetizzarne le qualità, useremmo un aggettivo: rassicurante. Anche gli interni appaiono come sempre sobri e funzionali. La vera novità sta nei contenuti High Tech. E qui, più che di evoluzione possiamo veramente parlare di salto di qualità. Nell’Innovision Cockpit spariscono i tasti fisici e, udite udite, la consolle centrale. Due display da 10″25 gestiscono il sistema operativo e l’infotainment, all’insegna dell’intuizione e della facilità di accesso.
Un assistente personale risponde al comando vocale “Ciao Volkswagen” ed è a disposizione per ogni desiderio, come l’adeguamento della temperatura interna nella singola zona dell’abitacolo. E poi, shopping on line, cruise control adattivo, navigatore. Sta qui, appunto, la rivoluzione della Golf 8, nella tecnologia profusa a piene mani che fa interagire conducente e mezzo in un rapporto originale e diremmo profondamente trasformato.
Due gli allestimenti: Life e Style, a cui si aggiunge la First Edition in due versioni. Capitolo propulsori. Due i benzina, 1.0 litri da 110 cavalli e 1.5 litri da 130 e da 150 cavalli per il modello Mild Hybrid. Due i Turbodiesel, entrambi da 2.0 litri, rispettivamente dotati di 115 e 150 cavalli. Oltre alla Mild Hybrid è previsto più avanti anche l’ibrido plug – in. Prezzi da euro 25.750.