Lasciata l’auto al posteggio della frazione di Remoran sulla strada per il Rifugio Dondena, si imbocca il sentiero per il Lac Muffé e il Rifugio Barbustel. Qui si inizia a salire costeggiando il torrente e il vecchio bosco di larici, ricco di canti di piccoli uccelli che, anche in questa stagione, accompagnano gli escursionisti nelle loro fatiche. Sotto i piedi il colore verdastro delle rocce che si calpestano, iniziano a presentarci il mondo che vivremo durante la giornata. Il Parco Naturale del Mont Avic è riconoscibile infatti, non solo per i suoi numerosi ambienti umidi, ma anche per la sua litologia.
La maggior parte del territorio deriva dal vecchio fondo oceanico, che durante l’orogenesi alpina, si è trasformato e ha metarmorfosato i suoi componenti in pietre verdi, meglio conosciute come Ofioliti. Questo termine è un po’ complicato, ma racchiude in sé il mondo delle pietre ollari, delle serpentiniti, delle cloriti, di tutte quelle pietre un po’ scivolose che quando camminiamo in montagna e ci mettiamo il piede sopra ci fanno spesso scivolare. Proprio per questa caratteristica sin dai tempi antichi venivano usate per piastrellare le mulattiere, per poterci passare con le slitte in legno sopra e scivolarci, in modo da rendere più facile il trasporto di materiale.
Dopo circa tre quarti d’ora di salita, il sentiero spiana in una magica radura, spesso affollata da tracce di Lepre bianca, un animale quasi “invisibile”, mimetizzata alla perfezione nell’ambiente e difficile da incontrare durante il giorno, perché si sposta preferibilmente al crepuscolo. Davanti a noi rimane da superare un promontorio di circa 100 m di dislivello per uscire definitivamente dal bosco e arrivare nella grossa piana dove si trova il Lac Muffè con il suo baruccio quasi sempre aperto nei weekend! Subito ci si accorge che la parte più difficile è ormai alle nostre spalle, vedendo di fronte a noi un facile pendio che porta dolcemente alla nostra meta, posta a 2376 m, il Col de La Croix.
Dopo circa un’ora si arriva finalmente al bivio sotto il Col de Lac-Blanc, colle sul sentiero principale per il Rifugio Barbustel, dove la montagna riprende a salire. Questo è il momento in cui bisogna abbandonare il sentiero principale n°10 e girare a destra sul n°10c, dove dolcemente il pendio sale verso il nostro colle, incontrando ogni tanto qualche timido larice che cresce sfidando la quota. In circa 20 minuti si arriva infine al Col de La Croix, un luogo ricco di fascino e difficile da dimenticare per la sua incredibile vista sul Cervino, il Monte Rosa, il Mont Avic, la Rosa dei Banchi e tutta l’alta Valle di Champorcher.
Ci si ritrova immersi in una natura selvaggia e incontaminata, ricca di laghetti e torbiere, fra musi di camoscio e aquile che volano libere nel cielo facendoci sognare di poter anche noi raggiungere con un balzo quelle vette che sembrano così vicine dalla nostra magica terrazza nel cielo.
Date previste per questa escursione: tutto l’anno
Tempo di salita: 2h30 – 3h00 circa
Dislivello: 640 m circa
Quota partenza: 1778 m
Quota arrivo: 2376 m
Per info e prenotazioni: 3408247725 – info@guide-trek-alps.com – www.guide-trek-alps.com