In Valle d’Aosta la stima di Rt (1,61), la più alta d’Italia, si è fermata. Vi ricordo che questo dato del’Istituto Superiore di Sanità, nel suo ultimo report aggiornato al 31 marzo, si riferisce alla media delle due settimane dal 15 al 28 dello stesso mese, quindi riflette una situazione non in tempo reale. Se questo trend sarà confermato nelle prossime settimane, possiamo dunque sperare in un rallentamento, se non in un’inversione, dell’andamento pandemico.
I dati reali non sono però ottimistici: i nuovi casi positivi sono ancora in aumento (427 per 100.000 abitanti), anche in questo caso il dato peggiore su scala nazionale secondo quanto dichiarato nella consueta conferenza stampa settimanale dell’Istituto (vedi mappa sotto riportata). E per quanto riguarda ricoveri ordinari, ricoveri in Terapia Intensiva e decessi l’incremento è esponenziale da un paio di settimane. Speriamo che i comportamenti individuali, le restrizioni e le vaccinazioni possano invertire a breve questa tendenza.
La campagna vaccinale procede regolarmente: al 3/4/2021 è stato somministrato il 91,9% delle dosi distribuite (in Italia l’85,6%) appena dietro la Provincia Autonoma di Bolzano (92,6%). Riguardo agli over 80, al 2 aprile il 58% ha iniziato il ciclo vaccinale (in Italia sono il 60%) ed il 29% l’ha terminato (in Italia il 32%).
Dunque su 10 anziani valdostani, 6 hanno assunto la prima dose, 3 anche la seconda ed 1 è ancora in attesa del vaccino.
Ogni sforzo dovrà essere fatto per completare la vaccinazione in questa fascia di età, per proseguire con quella appena iniziata dei soggetti estremamente fragili (e dei loro caregiver): solo così si potrà ridurre significativamente il contributo di queste categorie all’insopportabile mortalità per Covid-19.
Buona Pasqua a tutte e tutti.