Campagna elettorale Lega Vallée d’Aoste: l’avvio in presenza del vicesegretario Giorgetti

22 Agosto 2020

Dopo la presentazione di giovedì scorso della lista per il Consiglio comunale di Aosta, ieri sera è proseguita la campagna elettorale della Lega Vallée d’Aoste, con i suoi trentacinque candidati a consiglieri regionali. Ha aperto la serata, tenutasi presso l’Hostellerie du Cheval Blanc di Aosta, la segretaria regionale e candidata Marialice Boldi, che ha ringraziato tutti coloro che “hanno avuto il coraggio e possiedono le qualità per gareggiare con persone che hanno un credo politico diverso”. 

A concludere l’introduzione, i consiglieri regionali uscenti Paolo Sammaritani e Nicoletta Spelgatti, che si ripropongono per un nuovo mandato. “Non ci possiamo più permettere l’instabilità politica dell’ultimo periodo, perché senza stabilità politica non c’è amministrazione. La Lega VdA è l’unico partito che ultimamente ha dato dimostrazione di compattezza: nel breve periodo che abbiamo trascorso al governo, abbiamo testato che possiamo fare meglio di chi ci ha preceduti”, ha affermato Sammaritani. La collega Spelgatti ha invece posto un accento sulla crescita del partito rispetto ai difficili inizi: “Ricordo un comizio di pochi anni fa, quando avevo detto che, uno sommato all’altro, saremmo stati come gocce a formare un’onda travolgente. A distanza di pochi anni, quest’utopia ha prodotto una rivoluzione contro il corrotto sistema valdostano, a cui abbiamo detto no. Quando eravamo al governo non ci siamo mai piegati, a costo di passare all’opposizione, ma abbiamo combattuto come dei disperati e siamo riusciti a portare la Valle d’Aosta alle elezioni. Ora tocca ai valdostani, se vogliono tornare ad essere orgogliosi della loro identità, darci i numeri per poter affrontare la fase critica di ricostruzione che ci aspetta”. 

A seguire, i vari candidati, tra cui si distingue qualche volto già noto agli elettori, si sono presentati al pubblico che, a differenza dell’ultimo comizio tenuto da Salvini nella stessa sala congressi a dicembre, era abbastanza folto. Oltre ai già citati Sammaritani e Spelgatti, anche gli altri cinque consiglieri uscenti del Carroccio hanno ripresentato la loro candidatura. Tra questi, il giornalista Andrea Fabrizio Manfrin ha nuovamente ripercorso le tappe evolutive della Lega VdA: “Ricordo una serata simile di due anni fa, quando eravamo due soli consiglieri regionali ad essere rieletti, mentre oggi siamo il partito di maggioranza in Valle d’Aosta. Il consiglio regionale si è sciolto perché abbiamo rovesciato un sistema malato. Ora ciascuno di noi ha in mano un mattone e insieme possiamo costruire il futuro della nostra regione”. 

L’ex-consigliere regionale Diego Lucianaz ha invece rilanciato il progetto di federalismo che “ispirandosi a Chanoux e Cattaneo, la Lega si propone di sostenere, tra gli altri numerosi punti del suo programma”. Il tema dell’autonomia e dell’identità valdostana è uno dei principi di fondo della campagna leghista e ad esso è sensibile anche il consigliere uscente Roberto Luboz, che ha sottolineato la volontà della Lega VdA “di avvicinare i valdostani alle loro lingue: il francese e, soprattutto, il franco-provenzale”

‘Professionista prestato alla politica’ come Sammaritani, l’ex-consigliere e architetto Luca Distort ha espresso lo spirito che spinge i candidati leghisti a combattere la loro ‘buona battaglia’: “Come diceva San Giovanni Bosco, ‘quando credi che qualcosa sia giusto, costi quel che costi, lo devi fare’ e seguendo quest’obbedienza morale sono entrato in politica nel 2015”. Secondo il consigliere uscente Stefano Aggravi, fa parte dello spirito leghista la capacità di non scendere a compromessi: “In questi due anni, siamo entrati in Consiglio in sette e in sette ne siamo usciti, ricandidandoci nuovamente alle elezioni”. 

Oltre ai consiglieri uscenti, sono diversi i candidati che hanno avuto precedenti esperienze di politica in ambito regionale. Tra questi, si segnalano Erik Lavy, coordinatore della Jeune Vallée d’Aoste, Raffaella Foudraz in Jerusel, già consigliere comunale e assessore alle Politiche Sociali di Aymavilles, e Manuel Cipollone, coordinatore della Lega Giovani e candidato anche al Comune di Aosta. 

In chiusura, il discorso del vicesegretario federale della Lega Salvini Premier Giancarlo Giorgetti, che ha preso la parola citando Bruno Salvadori. Fu il leader della Lega Nord Umberto Bossi ad esporre l’operato del giornalista valdostano e politico dell’UV a Giorgetti. Parole dure quelle del vicesegretario del Carroccio, secondo cui il modello di Salvadori non è stato sfruttato appieno dal partito che ne avrebbe dovuto ereditare l’insegnamento: “Penso che l’Union Valdôtaine abbia dato brutta prova di sé. Ora tocca a noi e a voi ridare, con il testimone in mano, dignità all’autonomia della Valle d’Aosta, che non è una regione come le altre e non deve esserlo. È nel DNA della Lega il principio di autodeterminazione del popolo, la cui identità deve essere coltivata in modo responsabile, non come in questi vent’anni. Prima, l’ente Regione era padrone dei Valdostani, ora i Valdostani devono essere padroni dell’ente Regione”. Anche Giorgetti ha rivelato la sua ammirazione nei confronti del percorso del movimento: “Mi ricordo le prime riunioni della Lega VdA: partendo da zero, siete riusciti a mostrare una coerenza che mi ha sorpreso. Come Salvini, anche voi vi siete distinti da chi pensa che la politica sia occupazione di poltrone e perpetrazione del potere. Il 20 e 21 settembre, avete l’occasione per fare una rivoluzione democratica e pacifica, per portare un piccolo mattoncino al progetto che stiamo portando avanti a livello nazionale, per scrivere, nel vostro piccolo, una pagina di storia della Valle d’Aosta”.

La campagna elettorale della Lega Vallée d’Aoste prosegue oggi, con l’appuntamento nel Comune di Pont-Saint-Martin, fino a giovedì, concludendosi con un incontro con la popolazione a Breuil-Cervinia.

 

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