Rispetto al precedente tentativo, risalente al 18 febbraio scorso, il prezzo complessivo era sceso di oltre un milione di euro, ma nemmeno oggi per l’asta in Tribunale sono giunte delle offerte. Valutazioni sul futuro della dismissione.
Il decreto che dispone l’omologa della procedura concorsuale richiesta dalla Casa da gioco è stato pubblicato oggi, mercoledì 26 maggio. Il provvedimento è stato emesso “in difetto di qualunque opposizione”.
L'ultimo decreto del Governo Draghi conferma la riapertura del 1° luglio. Protesta la Regione: "Scelta che penalizza il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, i suoi dipendenti e l’indotto che ne deriva nel settore turistico e commerciale." Piazza Deffeyes chiede ristori. Dalla Lega un emendamento al decreto riaperture.
Il Tribunale ha fissato l’appuntamento che potrebbe dare il via alla seconda procedura concordataria intrapresa dalla Casa da gioco. Il dato definitivo dell’adesione dei creditori alla nuova proposta sfiora il 92%.
Il dato è emerso al termine dell'assemblea dei creditori, tenutasi alle 14.30 di oggi, martedì 9 marzo, in Tribunale. L'au Rolando: “Ci sono ancora 20 giorni per salire di quota”. L'assessore Caveri: “Passaggio molto atteso e significativo”.
I giudici Gramola, Tornatore e Bonfilio hanno dato “semaforo verde” alla domanda presentata dalla Casa da gioco lo scorso 21 ottobre. Confermato, nel ruolo di commissario giudiziale, il commercialista torinese Pagliero.
La Giunta ha deciso oggi, venerdì 21 agosto, di opporsi ai decreti ingiuntivi, dal totale di 24.840 euro, ricevuti dal Tribunale a seguito dei ricorsi presentati da nove dipendenti. Sarà un giudice a pronunciarsi sull’erogazione.
Dopo la sentenza della Corte d'Appello di Torino la Casinò de la Vallée scrive in una nota: "Le determinazioni che verranno assunte nei prossimi giorni terranno conto del fatto che la società risanata sta producendo risultati più che soddisfacenti e che il piano industriale e la proposta concordataria sono stati già per buona parte eseguiti”.
La Casa da gioco, secondo la sentenza dei magistrati torinesi, non doveva essere ammessa alla procedura, per essersi vista respingere dal Tribunale (visto il mancato deposito del bilancio 2017) una prima richiesta concordataria.
L'uomo, 52 anni, stava verificando la pressione della gomma di un carrello, che è improvvisamente esplosa, scagliandogli addosso il cerchione metallico. La prognosi, dopo i controlli al “Parini”, dove è ricoverato, è di 30 giorni.
Tra la Casa da gioco, che con l'Au Rolando vorrebbe aprire i primi di luglio ed i sindacati, che premono per una riapertura il 15 giugno si inserisce la Regione: approvato il Protocollo di sicurezza, infatti, chiede "tempi brevi" per riaprire il Casinò.
Il giudice monocratico D’Abrusco ha dato atto, in sentenza, dell’avvenuto versamento della somma dovuta, 1.210mila euro, all’Agenzia delle Entrate. Tale adempimento fa scattare la non punibilità del reato contestato.
La Casa da gioco è ferma dallo scorso 8 marzo. L'utile conseguito l'anno scorso consente di sostenere le spese attuali, malgrado l'assenza di introiti, ma il vero punto è negli interrogativi sulla riapertura, ad oggi senza risposta.
Enrico Laghi, Vittorio dell’Atti e Michele Di Marcantonio, incaricati oggi dal Tribunale dell’incidente probatorio chiesto dalla Procura, dovranno relazionare sui risultati del loro esame nell’udienza del 9 luglio 2020.
L’accusa è di non aver pagato allo Stato 1,2 milioni di euro di imposte su emolumenti erogati nel 2017. L’udienza di avvio del processo è fissata per il prossimo 29 novembre. Il reato può essere estinto versando, prima di allora, quanto dovuto.