Diffuso il rapporto al Parlamento, relativo al primo semestre 2022, della Direzione Investigativa Antimafia, sui risultati nel contrasto alla criminalità organizzata. 260, nel periodo di riferimento in Valle, le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette.
Le assoluzioni per l’omicidio di Salvatore Raso sono state confermate oggi a Reggio Calabria, ma per l’associazione di tipo mafioso inflitti 16 anni di carcere a Giuseppe Facchinieri, 10 anni e 8 mesi a Raffa e 7 anni e 10 mesi a Chemi.
La valutazione, legata all’ampliamento degli investimenti e all’inserimento in mercati ove reinvestire i capitali illeciti, è nella relazione al Parlamento sull’attività della Direzione Investigativa Antimafia nel primo semestre 2021.
Pubblicate le motivazioni della sentenza del processo “Altanum”, in cui sono state condannate a Reggio Calabria figure ritenute di vertice nell’associazione criminale storicamente radicata a Cittanova. Le indagini partite dalla “rilettura” di fatti nella nostra regione.
Condannati per associazione di tipo mafioso, ma scagionati dall’uccisione di Salvatore Raso, i tre imputati a giudizio con l'abbreviato nel processo "Altanum" ritenuti al vertice del sodalizio criminale di Cittanova: Giuseppe Facchinieri, Roberto Raffa e Giuseppe Chemi.
La richiesta è stata avanzata per Giuseppe Facchinieri, Giuseppe Chemi e Roberto Raffa, presunti componenti della ‘ndrina Facchineri e ritenuti responsabili, con ruoli diversi, dell’omicidio di Salvatore Raso, ucciso in Calabria nel 2011.
L’inchiesta della Dda di Reggio Calabria e dei Carabinieri riguarda le frizioni tra la cosca Facchineri di Cittanova e la “locale” di San Giorgio Morgeto, entrambe con propaggini in Valle d'Aosta. Prevista la requisitoria del pm.
Il dato è nella relazione sull'attività della Dia presentata da poco al Parlamento. Lo spazio dedicato alla nostra regione è in ascesa costante nelle ultime edizioni del documento, a seguito delle operazioni “Geenna” ed “Altanum”.
Non avendo chiesto riti alternativi in udienza preliminare affronteranno il dibattimento ordinario al Tribunale di Palmi. Prima udienza il prossimo 9 settembre. Per gli altri, discussione dal 21 settembre dinanzi al Gup di Reggio Calabria.
Proseguono, al Tribunale di Reggio Calabria, le udienze sullo scontro tra la cosca Facchineri di Cittanova e la “locale” di San Giorgio Morgeto, clan con proiezioni ed interessi in Valle d'Aosta. Esaminate anche alcune eccezioni difensive.
Nel frattempo, il Tribunale di Aosta si prepara all'appuntamento del 3 giugno, che coinvolgerà i cinque imputati che hanno scelto il rito ordinario. Riprenderà anche, a Reggio Calabria, il 25 maggio, il procedimento “Altanum”.
Diciotto imputati devono rispondere di accuse legate allo scontro tra la cosca Facchineri di Cittanova e la “locale” di San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria), entrambe con interessi nella nostra regione. La Regione potrà essere parte civile.
L'accesso antimafia, nel comune in provincia di Reggio Calabria, era stato disposto a seguito delle risultanze dell'indagine Geenna della Dda di Torino e dei Carabinieri del Reparto Operativo. La “locale” sangiorgese anche al centro dell'operazione “Altanum”.
"Occorre una vigilanza attiva, costante, intransigente e determinata da parte di tutte le forze politiche" dice il M5S. Da Adu Vda: "il profondo disagio di chi da poco più di un anno siede sui banchi del Consiglio regionale e, da prima, tramite la Consigliera Carola Carpinello, del Consiglio comunale di Aosta"
Nell’ordinanza firmata mercoledì dal Gip Valentina Fabiani, c’è un ampio excursus storico sulla presenza dell’’ndrangheta in Valle d’Aosta, a partire dagli anni Settanta e sui suoi legami con la “locale” di San Giorgio Morgeto.