In Italia (ed in Valle d’Aosta) la situazione è sotto controllo: la variante indiana, meglio definita come variante delta, non rappresenta che pochi punti percentuali dei nuovi casi di malattia.
Soprattutto per quanto riguarda il mancato effetto di "rebound" delle riaperture che ormai sono alle spalle, in Italia, da quattro settimane - spiega il dottor Luca Peano -. La campagna vaccinale vede la Valle in lieve ritardo sulle somministrazioni alle fasce di età più anziane.
La consueta analisi dei dati dell'incidenza del Covid19 in Valle d'Aosta, il monitoraggio dell'andamento della campagna vaccinale e alcune considerazioni sull'immunità di gregge nella consueta rubrica di analisi della domenica.
La stima di Rt regionale ha finalmente varcato la soglia dell’unità - spiega il dottor Luca Peano - e possiamo immaginare, almeno nelle prossime due settimane, un andamento favorevole con riduzione dei parametri sotto controllo, decessi inclusi. La campagna vaccinale procede regolarmente, ma in leggero ritardo.
Per quanto riguarda invece il monitoraggio della campagna vaccinale rimangono ancora 2707 anziani che devono ancora iniziare il calendario vaccinale, pari al 28%.
Rispetto ai nuovi casi positivi siamo dietro a Piemonte (344), Emilia Romagna (335), Lombardia (301), Marche (283), Puglia (269), Veneto (252) e Campania (239). Essendo i fenomeni in Valle per lo più in ritardo rispetto alle regioni vicine - spiega il dottor Luca Peano -, nelle prossime settimane possiamo aspettarci un trend in rallentamento o in lenta inversione.
La soglia dei 50 casi settimanali per 100 mila abitanti, sfiorata a febbraio è ormai solo un ricordo.Nella settimana dall’8 al 14 marzo siamo arrivati a 162, se calcoliamo il dato sugli ultimi 7 giorni disponibili, cioè dal 14 al 20 marzo, arriviamo a 242 .
L’aumento della stima di Rt e dei nuovi focolai - spiega il dottor Luca Peano - fanno presagire un peggioramento in linea con l’andamento nazionale, probabilmente dovuto al progressivo prevalere delle nuove varianti e forse alla stanchezza nel mantenere comportamenti individuali prudenziali dei quali non si vede la fine.
L’incidenza dei nuovi casi valdostani ha invertito il trend in discesa passando dai 41,59 casi per 100mila abitanti ai 50,39 facendo sfumare la speranza di passare a “zona bianca”.