Il candidato Sindaco per la città di Aosta della coalizione Union Valdôtaine/Stella Alpina/Partito Democratico è Fulvio Centoz. All’UV spetterà invece la scelta del Vicesindaco. A svelarlo, durante il Conseil Fédéral del Mouvement di ieri sera a Quart, è direttamente il Presidente Ennio Pastoret che anticipa lestamente la domanda che tutti i delegati si pongono ma che nessuno in realtà esterna: "Chi sarà il Sindaco del Capoluogo regionale?".
Pastoret la prende larga e monopolizza il ‘parlamentino’ unionista a lungo, prima di svelare l’arcano. Anzitutto con delle ‘spiegazioni’ dovute. L’alleanza per Aosta con il Partito Democratico va analizzata, scomposta, e i passaggi che hanno portato a questa scelta vanno ponderati: “È stata avviata per Aosta – spiega Pastoret – una nuova alleanza, differente rispetto a quella del 2010 con il centrodestra. E siamo partiti da lontano, dal dialogo per superare le difficili situazioni economico/sociale che stiamo vivendo, superando una crisi politica durata dallo scorso marzo allo scorso giugno che ha lasciato in eredità una forte instabilità politica”.
Ed è proprio la ‘stabilità’ l’oggetto del desiderio unionista. Stabilità che ha un nemico ben individuato, quell’Union Valdôtaine Progressiste acerrima nemica, tornata vicina per un breve periodo e ora improvvisamente di nuovo lontanissima: “Abbiamo cercato soluzioni comuni anche su piani differenti – incalza Pastoret – ma l’UVP ha voluto continuare a lavorare in modo separato, non disponibile a negoziare, rimarcando le sue differenze. Su Aosta l’UVP diceva di voler accelerare, mettendo invece tutta una serie di pregiudiziali sulle figure apicali e sulla coalizione, temi che si sono progressivamente radicalizzati duranti gli incontri, nei quali si presentavano sempre delegati differenti, rendendo ciò che si era concordato il giorno prima smentito il giorno dopo”.
E altre stoccate assortite agli ex compagni di partito non sono certo mancate: “Chi era considerato radicale e conservatore – attacca Pastoret, mirando dritto all’ingresso in UVP di Salvatore Luberto, ex Fédération – è diventato progressista semplicemente cambiando casacca. Abbiamo fatto un accordo con un centrosinistra che qualcuno rimpiangeva e cha ha usato come scusa per uscire dall’Union, un anno e mezzo fa”.
Fulvio Centoz, si diceva. “Il PD ci ha chiesto di ottenere il Sindaco di Aosta – prosegue Pastoret – scelta sofferta per noi, perché perdiamo il Primo cittadino del Capoluogo, ma è stata una scelta ‘obbligata’. Un cambiamento che garantisce solidità, con una coalizione di centrosinistra che ci permetterà di uscire da un isolamento pericoloso”. Ed il riferimento al legame partitico – e del Segretario regionale PD in particolare – con il Governo Renzi è tutto fuorché velato.
Dal nuovo candidato al Sindaco uscente: impossibile non notare l’assenza ‘pesante’ di Bruno Giordano, ringraziato e acclamato dal Conseil: “La Giunta comunale di Aosta ha lavorato molto bene in questi ultimi cinque anni – conclude sempre Pastoret – grazie al grande impegno di Bruno Giordano e Alberto Follien. E se Aosta è andata avanti è solo grazie a loro e ai consiglieri di tutta la maggioranza”.
L’unico nodo ancora da sciogliere resta quello dell’elezione del Presidente del Consiglio regionale e del suo Ufficio: “La speranza – ha spiegato, in modo telegrafico, il Presidente della Giunta regionale Augusto Rollandin – è di arrivare ad un percorso condiviso come fatto per il Comune di Aosta. La nostra posizione è quella di rinviare la nomina del Presidente e dei quattro componenti dell’Ufficio di Presidenza fino a che non si troverà un accordo condiviso tra tutte le forze per riempire l’organigramma del Consiglio Valle”.