La Curia avvia l’inchiesta per la Canonizzazione di Aurelia Oreglia d’Isola

La richiesta dell'avvio della Causa di canonizzazione della Serva di Dio è stata ufficialmente chiesta al Vescovo di Aosta il 21 febbraio 2007 dall'Associazione 'Amici di Leletta'. La Curia: 'E' solo l'inizio di un lungo cammino'.
Leletta D'isola
Società
La Curia vescovile di Aosta sabato prossimo 2 agosto si riunirà nella Cappella del Priorato di Saint Pierre dove si terrà la Sessione di Apertura dell'Inchiesta diocesana “sulla vita, sulle virtù eroiche e sulla fama di santità e di segni della Serva di Dio Aurelia Oreglia d'Isola”. Si tratta del primo passo per avviare la Causa di Canonizzazione di Aurelia Oreglia d'Isola, richiesta ufficialmente al Vescovo di Aosta il 21 febbraio 2007 dall'Associazione 'Amici di Leletta'.

La sessione di apertura dell'Inchiesta diocesana prevede, come evidenzia una nota della Curia Vescovile di Aosta, “la raccolta di tutta la documentazione necessaria a verificare  se effettivamente la vita terrena della Serva di Dio sia stata di intima e profonda comunione con Dio e di piena adesione alla Sua volontà”. Tale indagine riguarda la documentazione scritta relativa a Leletta (i suoi scritti e quelli su di Lei) e soprattutto le testimonianze di quanti l'hanno conosciuta e frequentata. Al termine, tutta la documentazione raccolta verrà trasmessa alla Congregazione per le Cause dei Santi che,  dopo  gli opportuni approfondimenti e giudizi, sottoporrà le sue conclusioni al Sommo Pontefice, al quale unicamente compete il diritto di decretare il culto pubblico ecclesiastico da prestarsi ai servi di Dio. “E’ solo l’inizio di un lungo cammino” scrive ancora la Curia “e non significa che la santità della Serva di Dio verrà sicuramente riconosciuta dalla Chiesa”.

Non potendo presiedere personalmente e seguire direttamente i lavori del Tribunale diocesano incaricato della Causa, Mons. Giuseppe Anfossi ha nominato il Canonico don Adolfo Bois Delegato episcopale. Assieme a lui ha nominato quali Officiali della Causa don Giuliano Albertinelli, Promotore di Giustizia, e il Signor Renzo Poser, Notaio. Questi incarichi verranno ufficializzati nella Seduta di insediamento sabato 2 agosto. In quello stesso momento i tre  Officiali presteranno il giuramento di adempiere fedelmente al proprio compito. Assieme a loro anche Mons. Vescovo e la Postulatrice della Causa, dott. Luisa Sasso, presteranno il medesimo giuramento.

Chi è Leletta d'Isola
Aurelia Oreglia d'Isola (Leletta) nasce a Torino il 1 ° aprile 1926. Tutta la sua infanzia è vissuta nel castello avito a Bagnolo Piemonte (Cuneo). Nel 1943-'44, con la conoscenza di padre Enrico di Rovasenda o.p., Leletta si converte e si orienta verso l'Ordine Domenicano e decide di studiare filosofia. Durante la guerra civile, dal 1943 al 1945, Leletta condivide l'impegno antifascista della famiglia e di questi anni ha lasciato pagine di diario indimenticabili. Laureatasi in filosofia all'Università di Torino nel 1950. Divenuta terziaria domenicana si dedica all'insegnamento: dal 1950 al 1955 a Bra, poi a Chieti e dal 1959 al 1967 al Liceo classico di Aosta.

Dopo il forzato abbandono dell'insegnamento dovuto alle sue condizioni di salute, Leletta è accolta al Priorato di Saint-Pierre dove si offrì di ricevere, accogliere e orientare le persone che da lei aspettavano guida, luce, conforto, consolazione e di condividere in modo gioioso ed eroico, i frutti della sua contemplazione. A Saint-Pierre, Leletta conosce il Direttore del Priorato, il Can. Commod che diventa sua guida spirituale fino alla morte del sacerdote (1974) e con lui prega e lavora per l'opera degli esercizi spirituali e condivide il desiderio di avere un Monastero di vita contemplativa in Valle d'Aosta. Il suo tenace lavoro per la fondazione di un Monastero contemplativo in Valle d'Aosta è coronato con la realizzazione del Carmelo Mater Misericordiae, benedetto dal Santo Padre il 16 luglio 1989. Due anni prima, 1987, Leletta promuove la fondazione di un monastero cistercense a Prà d'Mill (Bagnolo) donando insieme al fratello la proprietà e gli antichi edifici che ne costituiranno il primo nucleo. Muore al Priorato, dopo una lunga malattia sopportata eroicamente, il 18 agosto 1993.

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