Referendum Cogne Acciai Speciali, l’88,83% ha detto sì al Contratto integrativo

I sindacati: "L’esito della consultazione è stato chiaro su 806 lavoratori presenti in azienda hanno votato in 672, col seguente risultato: Sì 597 (88,83%), No 66 (9,82%), Bianche 7 (1,04%), Nulle 2 (0,29%)”.
Cogne Acciai Speciali
Economia

“I lavoratori della Cogne Acciai Speciali hanno dato il via libera a larga maggioranza al Contratto integrativo con decorrenza 1°luglio 2017 / 30 giugno 2020. L’esito del referendum è stato chiaro su 806 lavoratori presenti in azienda – su 1020 – hanno votato in 672, col seguente risultato: Sì 597 (88,83%), No 66 (9,82%), Bianche 7 (1,04%), Nulle 2 (0,29%)”.

A rendere noti i risultati della consultazione referendaria una nota congiunta delle Segreterie di Fim-Cisl, Fiom, Uilm e Savt Met secondo le quali il voto permette un rinnovo del contratto non semplice che permetterà, tra gli altri, un Premio di Risultato annuale per i dipendenti, un miglioramento nella parte normativa come l'estensione ai figli dei dipendenti in minor età dei permessi per le visite mediche; un diverso e più vantaggioso conteggio degli orari rispetto al contratto nazionale, per gli impiegati e per chi non effettua turni.

“Sulle esigenze di flessibilità della Cogne Acciai Speciali – scrivono ancora le parti sociali – il confronto è stato particolarmente forte, il risultato è stato aver contrattato fin dalla prima ora di straordinario collettivo o altro tipo di flessibilità, con importi più forti rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale. Sulla stabilizzazione del personale precario, pari a quasi 100 lavoratori, sono stati fatti importanti passi avanti, dopo gli impedimenti che non avevano consentito alla Cogne un’applicazione coerente di quanto previsto dal precedente integrativo”.

 

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