Aosta, pronti alla consegna i 29 alloggi di Quartiere Cogne

A spiegarlo il Sindaco di Aosta Centoz: "Dobbiamo solo confrontarci con la Regione per capire come procedere negli affidamenti”. Gli appartamenti sono dislocati nel Quartiere, nelle palazzine "Fresia Alte", "Giachetti", "Stura" e "Filippini".
L'archietto Rosini con il Sindaco Centoz e l'assessore Lancerotto
Politica

Ieri, il 7 marzo 2018, è stato dichiarato lo “stato finale dei lavori” e oggi, giovedì 8, i 29 alloggi del Quartiere Cogne, ristrutturati nell’ambito – e attraverso i fondi – del Piano nazionale di Edilizia abitativa, sono pronti. A spiegarlo, in un “tour” dimostrativo con i giornalisti, il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz: “Gli alloggi sono pronti, ora dobbiamo solo confrontarci con la Regione per capire come procedere negli affidamenti”.

Di questi 29, 12 fanno parte della palazzina cosiddetta delle “Fresia Alte”, 12 delle “Giacchetti”, 4 all’interno dell’edificio “Stura” e 1 delle “Filippini”, con metrature molto diverse che vanno dai 20,16 mq ai 71,63, per un totale complessivo di 1454,04 mq. Lavori dall’iter non semplice vista la vetustà delle strutture, lo stato di abbandono nel quale alcuni alloggi versavano – alcuni vuoti addirittura da 4/5 anni – o, in un caso, a causa dei danni di un incendio non più tardi di un anno e mezzo fa.

“Abbiamo lavorato sulla ‘rifunzionalizzazione’ di 29 alloggi in stato degradato – ha spiegato invece l’architetto Mauro Rosini, redattore del progetto – rifacendo gli impianti, ora tutti a norma, i pavimenti, le cucine, i servizi recuperando oltre 1400 mq di superficie utile, con le “Fresia”  allacciata anche alla rete del teleriscaldamento”.

I lavori di ristrutturazione erano cominciati nel giugno 2016 – con le previsioni del Comune dell’epoca che le davano pronte in realtà per fine dello stesso anno –, sono costati complessivamente 730mila 640,20 euro e sono stati realizzati dalla Edilimpianti srl di Cormano, in provincia di Milano.

Soddisfatto l’assessore comunale ai Lavori pubblici Valerio Lancerotto: “Anche dove non era necessario abbiamo cambiato anche i serramenti e le porte per armonizzare l’alloggio. Questa è una risposta che l’amministrazione dà ai bisogni di tante persone, in un momento come questo”.

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