“Si tratta di un miele prodotto in alta montagna in cui la componente principale è il rododendro. Ha un profilo delicato con una nota leggermente pungente al naso, conferita dal timo serpillo. In bocca si presenta fruttato e caramellato, per la presenza delle altre specie che popolano le praterie e gli arbusteti di montagna”. Con questa motivazione il miele millefiori, prodotto in località Severoux, dall’apicoltore valdostano Sergio Volcan di Fontainemore, ha conquistato il secondo premio a Castel San Pietro Terme (Bo), capitale italiana del miele, nella sezione “I millefiori, i mille mieli” del concorso “Grandi mieli d’Italia – Tre gocce d’oro”, la rassegna che valorizza il patrimonio di diversità rappresentato dai mieli millefiori italiani.
A giudicare i migliori mieli delle regioni italiane è stata una giuria di giornalisti e gastronomi guidata da Sergio Angeletti, ecologo e naturalista, autore di libri sui temi della salute e della cucina.
Il primo premio della sezione è andato al millefiori prodotto sulle colline nei pressi di Ancona da “La Mieleria di San Lorenzo”, di Luca Londei di San Lorenzo in Campo (Pu). La terza piazza è stata assegnata al millefiori prodotto nelle campagne bolognesi dall’Apicoltura Lara Pancaldi di Budrio (Bo). Il Concorso “Grandi mieli d’Italia – Tre gocce d’oro”, ha visto la partecipazione di 404 mieli, in rappresentanza di tutte le regioni italiane.