Costi della politica, arriva la proposta di Impegno Civico per tagliare la diaria

Prevista anche l'abolizione dei contributi ai gruppi e l'assegnazione delle indennità di funzione, dimezzate, solo al Presidente della Regione, al Presidente del Consiglio e agli Assessori.
Consiglio regionale 26 giugno 2018 - Gruppo Impegno Civico
Politica

Via la diaria, indennità di funzione solo al Presidente della Regione, al Presidente del Consiglio e agli Assessori ma dimezzate e abolito il contributo ai gruppi consiliari. E’ questa in sostanza la proposta di legge presentata da Impegno civico che va ad incidere sui costi della politica, ovvero sugli emolumenti dei consiglieri regionali.

“Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta non è un esempio di sobrietà nella retribuzione dei propri componenti – sostengono i Consiglieri Bertin, Minetti e Pulz -. Tra le questioni da riformare c’è quella degli emolumenti e delle indennità di Consiglieri, Presidenti e Assessori.”

Attualmente lo “stipendio” di un Consigliere regionale ammonta a 7871 euro lordi al mese, comprensivi dell’indennità di carica, pari a 5185 euro lordi mensili, e della diaria, pari a 2686 euro non fiscalmente imponibili. A queste cifre si aggiungono le indennità di funzione per quegli eletti che ricoprono cariche specifiche. Quelle dei due Presidenti e gli Assessori portano lo stipendio del Presidente della Regione a 14.121 euro lordi, quello del Presidente del Consiglio a 13.601 euro lordi e quelli degli Assessori a 11.822 euro lordi. Altri nove Consiglieri (Vicepresidenti e Segretari del Consiglio, Presidenti di Commissione) percepiscono a loro volta indennità di funzione per la loro carica. Vi è poi il contributo mensile ai Gruppi consiliari, pari a437 euro per ogni Consigliere.

“Uno stillicidio di denaro pubblico – evidenziano i Consiglieri di Impegno civico -, non giustificato soprattutto per chi non ricopre incarichi di grande responsabilità, intollerabile in un momento in cui i comuni cittadini sono chiamati ad affrontare una quotidianità fatta di grandi sacrifici economici. Impegno civico ha pertanto presentato una proposta di legge che modifica il trattamento economico dei rappresentanti eletti dalla popolazione.»

La proposta prevede, quindi, l’abolizione della cosiddetta “diaria”; le indennità di funzione sono attribuite solo al Presidente della Regione, al Presidente del Consiglio e agli Assessori e sono sostanzialmente dimezzate: per il primo tale indennità è fissata in 3500 euro lordi, per il secondo e per gli Assessori è fissata in 2500 euro lordi, mentre nessuna indennità di funzione è prevista per Vicepresidenti, Segretari dell’Ufficio di Presidenza e Presidenti di commissione; il contributo per i vari gruppi consiliari è abolito.

Impegno civico ha poi trasmesso in IV Commissione il proprio Programma strategico di interventi per la ferrovia che prevede l’elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta: “esiste già il progetto preliminare, ma occorre redigere il progetto definitivo e poi avviare la realizzazione dei lavori. Il costo è di circa 80 milioni di euro su cui RFI si è impegnata a intervenire in un Accordo Quadro con la Regione. Complessivamente l’intervento prevede 6 anni fra progettazione e lavori”. La proposta punta inoltre a velocizzare la tratta “attraverso miglioramenti degli impianti di stazione, ottimizzazione della geometria dei binari, variante della lunetta di Chivasso. Si riduce la percorrenza di 30 minuti, ottenendo l’obiettivo di percorrere la tratta Aosta-Torino in un’ora e mezza”.

Infine sull’Aosta/Pré-Saint-Didier, il gruppo Impegno Civico propone il completamento dello studio in corso sulla portata assiale e contestualmente uno studio sulla opzione migliore per il collegamento su rotaia fra Pré-Saint-Didier e Courmayeur, la realizzazione dei lavori di manutenzione per riaprire la linea fino a Pré-Saint-Didier, l’elettrificazione della linea e sua prosecuzione fino a Courmayeur.

Gli altri due provvedimenti depositati ieri da Impegno civico riguardano una modifica al Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale, che prevede la possibilità per i Consiglieri di presentare proposte di atti amministrativi di competenza del Consiglio regionale, e una proposta di modifica tecnica della legge regionale 25 giugno 2003, n.19, riguardante la disciplina dell’iniziativa legislativa popolare, del referendum propositivo, abrogativo e consultivo, ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto speciale.

 

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