Il Tar di Aosta ha bocciato il ricorso presentato dai 16 cittadini contro la costruzione di un’antenna di radio telecomunicazioni, alta 30 metri, nel villaggio di Sylvenoire nel comune di Aymavilles.
I ricorrenti lamentavano il loro mancato coinvolgimento nelle decisioni prese, soprattutto perché l’antenna è in prossimità delle case e dentro il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Nella sentenza del collegio presieduto da Andrea Migliozzi, i giudici sottolineano in riferimento alla distanza come “si tratta di circostanze genericamente esposte e che comunque attengono a problematiche all’attualità non sussistenti, quella dei limiti di esposizione ai rischi connessi alla radiodiffusione, profili che allo stato non sono rilevabili se non, eventualmente, in relazione alla successiva attivazione delle radiodiffusione una volta apposti sul palo di carpenteria metallica gli apparati di radio telecomunicazione”.
Per i giudici, quindi, “la scelta localizzativa dell’Amministrazione comunale è avvenuta conformemente alle previsioni urbanistiche recate da variante al PRG ( e che è stata condivisa da tutte le amministrazioni nel procedimento di rilascio di autorizzazione unica) per un’area già normativamente già prevista , in base ad una indicazione non fatta oggetto a suo tempo da parte degli interessati di contestazione giudiziale e neppure di osservazioni di tipo partecipativo, di guisa che non appare configurabile a carico degli enti un onere di indagare e/o proporre siti alternativi”.
Nel bocciare il ricorso, i giudici hanno condannato i ricorrenti al pagamento di 3000 euro di spese di giudizio.
