È un insegnante torinese, il 60enne Flavio Febbraro, la vittima dell’incidente di stamane sul Polluce, nel gruppo del Monte Rosa. Nelle ultime ore, dopo il recupero del corpo, gli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di finanza del Breuil (Valtournenche) hanno raccolto alcune testimonianze, mettendo a fuoco l’accaduto.
Nella ricostruzione emersa, l’alpinista – che stava scendendo dalla vetta (4.092 metri) con un compagno, lungo la via normale del versante sud – aveva appena superato un tratto di parete piuttosto ripido, attrezzato con catene. Restava da percorrere una sorta di sentiero, non particolarmente esposto né pendente, che copre un centinaio di metri di dislivello. Un punto che molte cordate affrontano dopo essersi slegate (e senza ramponi, vista l’assenza di verglas) e così, secondo quanto appurato dai finanzieri, hanno fatto anche i due piemontesi.
La traccia non è costantemente visibile ed il terreno, come sanno le guide, si presenta decisamente friabile. Febbraro, che indossava il casco e risultava equipaggiato a dovere, così come l’amico, sarebbe finito leggermente più basso dell’itinerario. Resosene conto, avrebbe provato a risalire, cercando supporto nell’attaccarsi ad un pietrone, che sotto il peso dell’uomo ha però ceduto, trascinandolo con sé e facendolo finire sul ghiacciaio sottostante.
Il cadavere dell’alpinista, dopo il recupero da parte del Soccorso Alpino Valdostano, è stato portato alla camera mortuaria di Ayas. Il medico legale ha già proceduto al riscontro esterno, confermando la morte per politrauma. Il compagno è sotto choc da quando è stato raggiunto dai soccorritori e per lui è stata anche attivata l’assistenza di uno psicologo dell’emergenza. La raccolta delle testimonianze compendierà la relazione che le Fiamme gialle consegneranno, a breve, in Procura sull’incidente.
Febbraro era conosciuto a Torino. Insegnante di italiano e storia alle scuole superiori era distaccato, dal 2009, all’Istituto piemontese per la storia della Resistenza. In quest’ambito, oltre ad essere coordinatore della rivista online di didattica della storia Novecento.org, ha sviluppato progetti con case editrici italiane e straniere. Tra questi, si segnala il suo contributo, in qualità di co-autore, al volume illustrato “How To Read World History in Art” (uscito per Ludion, Abrams, Thams & Hudson nel 2010). I parenti sono in viaggio alla volta della Valle.