Il corpo senza vita di un’alpinista israeliana è stato recuperato, alle prime luci del giorno, dal Soccorso Alpino Valdostano sul monte Cervino. La donna si trovava un centinaio di metri sotto la capanna Carrel (3.830 metri). La salma è stata portata all’obitorio di Cervinia e sugli accertamenti del caso è impegnato il Soccorso Alpino della Guardia di finanza del Breuil.
L’allarme era scattato attorno alle 23 di ieri, martedì 20 agosto. A chiedere aiuto era stato il compagno di ascensione della donna, che in una telefonata ai soccorritori ha spiegato che la donna stesse molto male. A quell’ora non era possibile, per il Sav, l’intervento in elicottero e le condizioni meteo di scarsa visibilità hanno impedito anche ad Air Zermatt, autorizzata al volo notturno, di decollare dal versante elvetico.
Il recupero è quindi avvenuto non appena la luminosità lo ha consentito, stamane. Il compagno della scalatrice deceduta è stato condotto al Breuil, dove verrà sentito dai finanzieri, per determinare le cause dell’accaduto. Il tratto dell’ascensione ove i due erano fermi non è ancora particolarmente impegnativo e non è escluso, oltre all’incidente, che la donna possa essere stata vittima di un malore.