Il “fascino” del Centro, anche Stella Alpina ascolta Renzi alla Leopolda

Carlo Marzi è stato al convegno fiorentino che ha dato i natali ad Italia Viva, la nuova esperienza politica dell'ex premier. Dietro, spiega, una ragione politica: "Si sta configurando un nuovo centro che parla di popolarismo democratico e che si connota come tale. È così strano che segretario di Stella Alpina vada ad ascoltare?”
Leopolda Marzi
Politica

Un’attenzione che non ha colpito solo alcuni transfughi del Partito democratico, come il presidente stesso dell’Assemblea regionale dem Giovanni Sandri, ma uno “sguardo al Centro”, quello di Italia Viva – il nuovo partito fondato lo scorso 18 settembre da Matteo Renzi – che sta facendo crescere interesse anche in Valle d’Aosta.

La controprova sta tutta nel rapido passaggio che il Segretario di Stella Alpina – e Assessore alle Finanze del Capoluogo regionale –, Carlo Marzi, ha fatto alla “Leopolda 10” a Firenze, l’atto fondativo del nuovo soggetto politico renziano.

Questione squisitamente politica e non con mire elettorali, spiega Marzi: “Indipendentemente dal leader di Italia Viva, che merita il massimo rispetto come tutti gli altri leader politici, per tutta una serie di evoluzioni politiche si sta configurando un nuovo centro che parla di popolarismo democratico e che si connota come tale. È così strano che segretario di Stella Alpina vada ad ascoltare?”.

La domanda è se Marzi abbia trovato, alla Leopolda, ciò che andava cercando: “Mi sono mosso da osservatore attento e curioso – risponde l’Assessore aostano –, e ho cercato un contatto con le persone piuttosto che con chi è intervenuto sul palco. Mi ha molto colpito l’attenzione dei presenti, con una stragrande maggioranza spontaneamente motivati. Ho trovato molto pragmatismo e si vedeva che molte persone, anche i referenti, erano degli addetti ai lavori, amministratori locali, esperti”.

Tra questi un “aggancio” importante: “Ho incontrato il vicepresidente della Camera Ettore Rosato – aggiunge Marzi –, oltretutto triestino quindi autonomista e anche lui popolare. Seguivo la possibilità che si formasse questo movimento di centro da parecchi mesi e con il cambio di governo in estate ho pensato che fosse il momento in cui potesse accadere”.

E se molti sono rimasti “scottati” per non essere riusciti ad entrare nella ex stazione fiorentina che ospita il convegno – tra i quali Giovan Battista De Gattis, coordinatore di uno dei comitati di azione civile già costituitisi in Valle – l’esperienza è rimasta impressa a Marzi anche se ha dovuto a lungo seguire gli interventi da fuori le mura.

“Lì ho sentito parlare di politica, e anche la mattina di sabato che ero fuori a seguire dai maxischermi, ho trovato molto interessanti gli argomenti sulla natalità, sul coinvolgimento economico delle donne e dei giovani in ambito lavorativo. C’era una lettura politica delle cose”.

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