Nel tiro incrociato di comunicati stampa tra Adu e Rete civica sull’opportunità o meno del collegamento intervallivo Cervinia – Monte Rosa previsto dal Documento di economia e finanza si inserisce la Regione.
Nel mirino della nota corale degli assessori all’Ambiente Albert Chatrian e ai Trasporti Luigi Bertschy finisce proprio il movimento rappresentato in Consiglio Valle da Daria Pulz: “Appare quanto meno singolare il messaggio di Adu sullo sviluppo di comprensori sciistici – scrivono –, nel momento in cui, dopo tanta inerzia nel settore, sono state adottate misure che danno risultati incoraggianti. La decisione di proporre uno stagionale agevolato per i ragazzi valdostani sta riscontrando molto favore tra i valdostani e le iniziative che abbiamo proposto per un rilancio del settore neve, ultimo esempio proprio ieri, giovedì 16 gennaio con il primo appuntamento di Scivolare a scuola, portano in primo piano l’importanza dei nostri comprensori e dei servizi resi dai maestri di sci, dai lavoratori degli impianti a fune come da quelli che lavorano nel commercio”.
Insomma: “Il Governo regionale – continuano i due Assessori – si sta muovendo in sinergia nei settori del turismo, dello sport, della scuola, dell’ambiente e dei traporti, e i risultati stanno arrivando. Forse è questo che spiace a Adu. Non siamo dei novelli ‘barbari’ e soprattutto non accettiamo processi a priori da novelle ‘Greta Thunberg’. La questione del vallone delle Cime Bianche è in fase di studio e il percorso tecnico e amministrativo sarà trasparente. Rassicuriamo fin d’ora i paladini dell’ambiente: crediamo nel metodo delle decisioni condivise con la comunità, crediamo nell’ascolto e nel rispetto di tutte le posizioni e riconosciamo ‘agli enti e ai servizi’ che dovranno valutare il progetto la competenza e l’autonomia per assumere le migliori decisioni”.
“Ciò che importa veramente, ciò che stiamo cercando di rilanciare con il Defr e con il futuro Bilancio regionale – concludono Chatrian e Bertschy – è una gestione oculata e sostenibile del territorio affinché possa tornare a essere la grande ricchezza della Valle d’Aosta, il volano per una ripresa economica e produttiva che da troppi anni è attesa nella nostra regione”.
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Chatrian dovunque vada fa solo danni.
Questo collegamento in uno dei pochi valloni ancora integri è una cavolata dispendiosa che non serve al turismo, servirà a qualche tangentaro.
Pensino piuttosto a migliorare i collegamenti normali, treni strade e autostrade che in Valle d’Aosta fanno letteralmente schifo e pena.