I cittadini sono preoccupati, le due discariche di Pompiod e di Chalamy, rispettivamente nei comuni di Aymavilles e di Issogne.
Forti di 13mila firme raccolte finora i due comitati “Discarica Sicura” e “La Valle non è una Discarica” tornano a far sentire la loro voce, e lo fanno sotto i portici di palazzo regionale.
“Deve prevalere l’interesse generale della comunità e non del privato – spiega Ernesto Pison, presidente del comitato “Discarica Sicura” –. Siamo qui per sollecitare un intervento tempestivo sulla discarica di inerti di Pompiod, anche a fronte di 29 punti di criticità che abbiamo presentato alla Conferenza dei servizi e ai quali non abbiamo ricevuto finora nessuna risposta”.
Non solo, ed il riferimento è all’emendamento che dovrebbe essere votato in Consiglio Valle e riguardante le discariche e l’ecotassa all’origine della conferenza stampa: “Chiediamo a questa amministrazione perché ha deciso la diminuzione del divieto, dal 1° gennaio – prosegue Pison –, che non si applica agli inerti e che peggiora ulteriormente la situazione. Chiediamo si deliberi per superare le criticità. Perché dà una concessione ad una discarica a 70 metri dalle abitazioni mentre nel resto d’Italia si fa a 500 metri?”.
Più dura la posizione di Elvis Francisco, presidente del comitato “La Valle non è una Discarica”: “Abbiamo appreso con sorpresa che la Giunta non vuole interrompere la realizzazione di una pattumiera a Chalamy a fronte di 13mila firme contrarie a questo scempio. Si dice che si limiterà la percentuale dei rifiuti industriali, ma chi si farà garante dei controlli? Temiamo che la Valle diventi terra di conquista, perché conosciamo quanto siano remunerativi i rifiuti”.
Francisco che prosegue: “Dove c’è scritto che si possano fare discariche in una zona A e a rischio? Questa amministrazione è indifferente al territorio. Ora si eviti lo scempio di aprire una discarica in quella zona, e continueremo ad opporci”.