Disdetta contratto integrativo alle cooperative revocato? Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Uiltucs e Savt Servizi dicono “Ni”.
La decisione comunicata dalla Fédération des Coopératives valdôtaine di “congelare” la disdetta unilaterale dell’integrativo regionale e riaprire il dialogo con i sindacati non fa presa sui sindacati che rispondono: “Siamo per i fatti e non per le frasi ad effetto diffuse in un momento di palese difficoltà delle cooperative valdostane. Il gesto, che è stato fatto dalle cooperative proprio in concomitanza con le festività natalizie (sorvoliamo sulla delicatezza e la sensibilità) di revocare il contratto integrativo, ostacolando di fatto l’aumento dei 200 euro medi ai lavoratori, è stato un atto che non ci è piaciuto e non era un atto dovuto come continuano a sostenere le cooperative, anche attraverso gli organi di informazione”.
Sul tavolo delle parti sociali, scrivono, c’è altro di cui discutere: “Noi abbiamo un parere legale sull’argomento, che senza se e senza ma, dà ragione a noi che rappresentiamo i lavoratori. Per questo motivo le cooperative, capendo di essere dalla parte del torto, hanno fatto retromarcia e hanno dichiarato che revocheranno la disdetta. A oggi ciò però non è ancora avvenuto”.
Poi l’apertura, che seguirà comunque atti concreti: “Siamo fiduciosi nel pensare che se l’hanno detto, lo faranno – aggiungono i sindacati –. Solo in quel momento la trattativa ricomincerà. Facciamo gli interessi dei lavoratori perché sappiamo bene i sacrifici e l’impegno che ognuno di loro dedica alla propria professionalità. Calpestare un diritto dei lavoratori è un atto indecente e siamo sempre pronti a qualsiasi azione volta a tutelarli. Ricordiamo, infine, che la retribuzione integrativa dell’accordo del 2009, su cui condivideremo la revoca della disdetta, non è affatto da confondersi con la contrattazione integrativa demandata dal contratto nazionale e, condiviso dalle parti, da chiudersi entro luglio. Quest’ultima prevede remunerazione trasferte, soggiorni, spostamenti, banca delle ore premio di produttività. Non si continui a generare confusioni capziose”.