Coronavirus, la Regione decide il taglio ai trasporti pubblici e la sponda con la clinica di Saint-Pierre

A questo si aggiunge un nuovo finanziamento per l’acquisto di Dpi che fornisce la Protezione civile, in particolare riguardo i camici. Sanità che fa i conti con se stessa: i contagiati Covid tra gli operatori sono 36.
Clinica Saint-Pierre
Cronaca

Un nuovo finanziamento per l’acquisto di materiale da aggiungere ai Dpi che fornisce la Protezione civile da Roma – in particolare riguardo i camici –, l’aumento dei posti a disposizione alla clinica di Saint-Pierre per il ricovero dei pazienti Covid-19 e limitazioni al trasporto pubblico sul territorio valdostano che verranno rese pubbliche a breve.

Il Presidente della Regione ha infatti firmato un’ordinanza per l’introduzione di riduzioni, anche progressive e modulate, dell’offerta di trasporto pubblico locale su ferro e su gomma

Le Strutture competenti del Dipartimento trasporti – spiega la Regione in una nota – “dovranno individuare puntualmente i servizi di trasporto da ridurre, garantendo un orario di avvio e di termine dei servizi che possa consentire gli spostamenti alle persone che devono continuare a prestare la propria attività lavorativa, un cadenzamento dei servizi ridotto ma adeguato, anche in relazione alla necessità di mantenere a bordo dei mezzi la distanza di sicurezza di un metro e, infine, il mantenimento di un collegamento minimo con le località già servite in precedenza”.

Queste le iniziative, sintetizzate dal Presidente della Regione Renzo Testolin, messe in piedi dalla regione per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e illustrate questa sera in conferenza stampa, assieme al bollettino.

“Adesso di mascherine chirurgiche ne abbiamo in quantità sufficiente, 50mila – ha spiegato il coordinatore della Protezione civile regionale Pio Porretta –, e stiamo acquistando quelle sanitarie, le Ffp2. Ne abbiamo comprate 10mila e abbiamo chiuso un contratto-quadro per 60mila camici”.

Nello specifico, la Giunta regionale riunitasi oggi in via straordinaria e in collegamento streaming, ha messo a disposizione, via delibera di variazione di bilancio, ulteriori 700mila euro a favore del Dipartimento di Protezione civile e Vigili del fuoco per l’acquisto di questi beni di consumo e servizi da destinare alla gestione dell’emergenza Covid-19.

I posti aggiuntivi alla clinica di Saint-Pierre e l’ospedale da campo ad Aosta

L'ospedale da campo ad Aosta
L’ospedale da campo ad Aosta

“A Saint-Pierre metteremo i nostri sanitari per il controllo dei malati Covid – ha spiegato invece Luca Montagnani, coordinatore dell’emergenza –, e a loro toccherà la parte infermieristica. Lì ci saranno a disposizione 35 posti letto, per il momento, che potrebbero però essere ampliati. L’intenzione è quella di utilizzare la struttura come è stato fatto in altre regioni, per mandare i pazienti in fase di guarigione che hanno bisogno ancora di assistenza e monitoraggio ma con un’intensità più bassa rispetto a quelli in ospedale”.

Sull’ospedale da campo allestito nell’area del parcheggio della cabinovia per Pila, invece, Porretta aggiunge: “È stato terminato in previsione strategica per eventuali necessità, domani arriveranno anche il della Croce rossa nazionale, un primo gruppo di otto fra medici e infermieri che verranno ospitati all’Institut Agricole che ha messo a loro disposizione 26 camere”.

In caso di febbre l’indicazione è per l’uso del paracetamolo 

In conferenza stampa Montagnani ha spiegato, riprendendo la comunicazione già diffusa dal Ministero della Salute francese, che in caso di febbre si raccomanda l’uso del paracetamolo. E, a scanso di equivoci, l’ha scandito: “Tachipirina“.

L’indicazione infatti è quella di evitare dunque l’uso di ketoprofene e ibuprofene.

Il Commissario e la situazione valdostana

Per la prima volta, in conferenza stampa la questione politica si affaccia. A chi chiede a gran voce la nomina di un Commissario Testolin risponde: “Non ho ancora letto la richiesta, ma penso che si stia lavorando allargando la base operativa e i collaboratori e aumentando l’apporto delle strutture regionali. Il lavoro che si sta facendo è di prospettiva e ci ha permesso di affrontare l’emergenza in maniera quantomeno dignitosa. Credo che la squadra al momento possa essere migliorata ma sta lavorando a pieno regime”.

Sulla situazione definita “tragica” dalla Presidente del Consiglio Emily Rini, invece, Montagnani non si nasconde: “Visti i decessi sì, la situazione è tragica, come in tutta Italia. Stiamo facendo il nostro massimo, ci stiamo auto-mantenendo, i presidi che ci venivano mandati dalla Protezione civile nazionale non erano sufficienti e abbiamo scelto altre strade con la nostra Protezione civile, la nostra Asl e l’Assessorato. Sarebbe scorretto dire che la situazione sia ‘rosea’, questo è un dramma che sta colpendo tutta l’Italia e rimane un dramma per le persone che muoiono e per lo sforzo dell’apparato sanitario. Ci stiamo dando da fare e stiamo dando delle risposte”.

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