Un indennizzo per le imprese e uno per le partite Iva, per un totale di circa 70/80 milioni di euro. E’ la proposta di Rete Civica che ieri, domenica 26 aprile ha riunito il coordinamento in modalità telematica, approvando il Programma “Restart Valle d’Aosta”, ovvero una serie di misure “mirate a risollevare la Valle d’Aosta dopo il duro impatto della pandemia coronavirus”.
Il programma è costituito in particolare da un documento specifico sugli interventi in materia sanitaria e due relativi alla situazione economica.
“Come noto, le conseguenze sulle imprese e sui lavoratori autonomi della pandemia coronavirus sono pesanti e ne minacciano la stessa sopravvivenza. – sottolinea una nota – Occorre che lo Stato e la Regione intervengano con provvedimenti che non siano solo agevolazioni all’indebitamento o sussidi di sostegno alla persona, ma che mirino alla piena ripresa dell’attività delle imprese, dei liberi professionisti e delle Partite Iva”.
Le proposte di Rete Civica prevedono un “Indennizzo Imprese”, un contributo a fondo perduto per le 10.500 imprese valdostane con fatturato inferiore ai 2 milioni di euro con lo scopo di consentire il recupero di una parte degli introiti persi nei mesi di marzo ed aprile, impedirne la chiusura e salvaguardare l’occupazione. La percentuale di contributo sul calo di fatturato è: del 50% per le imprese con un fatturato annuo fino a 100.000 euro, del 40% per le imprese con un fatturato annuo fino a 500 mila euro, del 30% per le imprese con fatturato annuo fra 500 mila e 1 milione di euro e del 20% per le imprese con fatturato annuo da 1 a 2 milioni di euro.
L‘”Indennizzo Partite Iva”, pensato da Rete Civica, riguarda liberi professionisti e lavoratori autonomi, con le stesse finalità. L’importo dei contributi di entrambe le misure è parametrato in base alle fasce di fatturato annuo e in percentuale rispetto al calo di attività nei mesi di marzo e aprile. In particolare la percentuale di indennizzo sui due dodicesimi di fatturato 2019 è: del 40% per le Partite IVA con un fatturato annuo fino 40.000 euro; del 30% per le Partite IVA con fatturato da 40 a 65.000 euro. (Il fatturato è definito come la somma delle fatture o delle parcelle, e delle ricevute, emesse nei cinque mesi, indipendentemente dall’incasso dei relativi importi).