Arpa – l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Valle d’Aosta – è pronta a entrare nella “partita Covid-19”. Si stanno concludendo in questi giorni gli ultimi test per poter accreditare la struttura, che andrà ad aggiungersi al Laboratorio del Parini e all’Istituto Zooprofilattico sperimentale, nell’analisi dei tamponi.
A darne comunicazione è stato ieri il dottor Luca Montagnani in V Commissione.
Arpa prenderà in carico 50 tamponi al giorno da analizzare nel suo laboratorio, in completa sicurezza, per accelerare il numero dei test refertati e abbattere la lista di quelli in attesa.
Un apporto che dovrebbe consentire alla sanità valdostana di raggiungere d’infilata l’obiettivo di fornire complessivamente l’analisi di 300/350 tamponi al giorno (le ultime indicazioni a livello nazionale parlano di 200 tamponi al giorno ogni 100mila abitanti).
Il laboratorio del Parini con i suoi 3 estrattori e un solo amplificatore è in grado oggi di effettuare un massimo di 130/150 test al giorno. Entro la fine del mese potrebbe arrivare un ulteriore estrattore e un altro amplificatore per portare i test effettuati fino a 230 al giorno.
L’Azienda Usl sta valutando inoltre la possibilità di acquistare un sistema automatizzato della Roche per arrivare a 500 tamponi al giorno. Un altro centinaio di tamponi viene oggi refertato dall’Istituto zooprofilattico di Torino. Il problema all’orizzonte, evidenziato ieri in Commissione, rimane sempre quello dell’approvvigionamento dei reagenti.
Dall’altro lato, rientrando invece nelle specifiche fondanti dell’Agenzia stessa, Arpa, nel prossimo futuro, avrà la possibilità di verificare, mediante analisi specifiche, se le matrici ambientali (acque reflue, deposizioni, ecc.) possano essere venute in contatto con il virus SARS-CoV-2, per raccogliere informazioni utili per caratterizzarne la presenza sul territorio.
A livello nazionale, peraltro, Arpa partecipa al progetto di recente avvio Pulvirus, in collaborazione con le altre Agenzie ambientali, ENEA e ISS, che ha come obiettivo quello di offrire a istituzioni e cittadini informazioni, risposte e indicazioni – sulla base di dati scientifici, competenze ed esperienze – sul tema della possibile correlazione tra inquinamento atmosferico e Covid-19.