Alimentari, sequestrate in Valle 240 bottiglie di Genepì

A seguito di alcuni accertamenti di laboratorio, l’Agenzia Dogane e Monopoli e i Carabinieri hanno posto i sigilli alla partita di merce, commercializzata da un imprenditore valdostano, ritenuta non idonea alla vendita.
Il materiale posto sotto sequestro.
Cronaca

Duecentoquaranta bottiglie di prodotti alcolici sono state sequestrate in Valle d’Aosta dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli e dai militari del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Torino perché ritenute non idonee alla vendita. L’operazione rientra tra le attività di controllo volte a garantire l’indicazione geografica protetta “Genepì del Piemonte” ed è stata originata da alcuni accertamenti del laboratorio chimico delle Dogane.

In particolare, in due campioni dei prodotti, venduti da un imprenditore valdostano, sono stati rinvenuti, in un caso, una concentrazione di tujone (un elemento del terpene, che è un composto chimico naturale presente nella pianta) superiore al limite consentito dalle disposizioni dell’Unione europea e, nell’altro, la presenza di cannabinoidi caratteristici della specie Cannabis, il cui uso a fini alimentari è vietato dall’attuale disciplina nazionale.

Se assunto in quantitativi superiori alla soglia prevista, fanno sapere l’Agenzia e i Carabinieri, il tujone può avere effetti neurotossici (in quantitativi inferiori è invece del tutto innocuo per l’organismo). L’intera partita di merce è finita sotto i sigilli, con la trasmissione dell’informativa di reato alla Procura della Repubblica. Il pm competente per materia d’indagine, Francesco Pizzato, ha convalidato il sequestro e il titolare dell’attività risulta indagato per reati alimentari.

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