Il Comitato per un Nuovo Ospedale pronto a riaprire il confronto

In particolare il Comitato chiede un incontro al neo Assessore Barmasse per presentargli il ProgettoSalute 2030 e mette in fila alcuni dei problemi che affliggono la sanità valdostana.
Comitato Nuovo Ospedale
Società

Dopo uno stop legato alla campagna per le elezioni regionali e comunali, il Comitato per un Nuovo Ospedale si dice pronto a riprendere il confronto con le istituzioni. In particolare il Comitato chiede un incontro al neo Assessore Barmasse per presentargli il ProgettoSalute 2030. 

“L’incontro con il nuovo Assessore alla Sanità vuole riaprire un confronto che nei mesi scorso il Comitato aveva già avviato anche con le Organizzazioni Sindacali del comparto riscontrando molto punti in comune. – si legge in una nota –  Il tema non è solo “Ospedale Nuovo”, ma come organizzare al meglio il tema Salute di cui l’Ospedale è un elemento, ma deve essere raccordato con l’altro punto carente dell’attuale servizio socio-sanitario e cioè la gestione del “Territorio””.

La petizione lanciata ha al momento raccolto 600 firme, fra le quali spicca quella del neo Assessore Roberto Barmasse, che aveva sottoscritto la piattaforma il 3 maggio 2020. “Anche per questo motivo i Promotori intendono ora incontrare il nuovo Assessore.”

Il Comitato promotore, del quale fanno parte dirigenti medici ancora in servizio all’Ospedale Parini, dirigenti amministrativi, ex-primari, operatori sanitari, tecnici ospedalieri e semplici utenti, mette in fila in una nota i problemi della sanità valdostana: dalla creazione di un efficiente servizio di epidemiologia per la gestione del fenomeno Covid; dal potenziamento l’attività di “filtro” sul territorio; dal mantenimento delle attività diagnostico/terapeutiche per patologie non-Covid; dal liberare l’Ospedale Parini dai servizi amministrativi fino al portare al Parini il Dipartimento materno-infantile con un Pronto-Soccorso pediatrico che poteva diventare, temporaneamente, di backup in caso di recrudescenza Covid. Un trasloco, scrive il Comitato, che avrebbe potuto liberare al Beauregard spazi per ospitare un servizio a bassa intensità di cura.

“Il problema è che non è stata raccolta nessuna di queste idee e oggi ci troviamo nuovamente in “emergenza”. – sottolinea il Comitato nella nota –  Pure dal punto di vista del personale le scelte effettuate lasciano molto a desiderare se si pensa che che è stato bandito nel corso dell’estate un concorso per 83 Infemieri Professionali e, alla fine, ne sono stati ammessi soltanto 66. Nonostante la forte esigenza e nonostante il fatto che tutti avessero superato la prova pratica ben 17 sono stati esclusi all’orale e ora si dovrà ribandire un nuovo concorso. Qualcuno pagherà per queste scelte decisamente illogiche?”

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