Le motivazioni della sentenza Geenna e in particolare le nuove ombre gettate su alcuni consiglieri regionali sono per il momento rimaste fuori dall’aula del Consiglio regionale. Silente sull’argomento la minoranza, ma anche il Presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin, da sempre in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta.
La prima delle quattro giornate del Consiglio regionale dedicate all’approvazione della Finanziaria regionale è stata segnata in apertura solo da qualche polemica sollevata dai gruppi di opposizione sull’ordinanza di venerdì scorso del Presidente della Regione Lavevaz, emanata in seguito alla legge regionale 11 sulle riaperture.
Il copione è andato poi in scena come previsto. In meno di due ore il Presidente della II Commissione Antonino Malacrinò, per la maggioranza, e il consigliere Stefano Aggravi, per la minoranza, hanno illustrato all’aula le leggi di bilancio. L’esame degli articolati prenderà il via domani.
Un “bilancio tecnico” ha ricordato Malacrinò “che nasce da una rimodulazione tecnica della seconda annualità del previsionale 2020-2022.” A poche settimane dal suo insediamento la Giunta regionale ha scelto questa strada per evitare un nuovo ricorso all’esercizio provvisorio. “Viene declassato a un ruolo più basso il bilancio, ossia il documento più importante dell’ente, l’atto politico di programmazione per eccellenza che mette in campo le risorse per l’attuazione dei programmi, mette in gioco l’amministrazione per risolvere le problematiche che interessano la nostra comunità e il nostro territorio, apre il confronto sulle gravi criticità che colpiscono da anni sulla nostra realtà e che saranno sicuramente peggiorate da questa pandemia. Ritengo che sarà necessaria una riflessione da parte di tutti sul nostro futuro e sulla necessità di lavorare per la nostra comunità garantendo una stabilità ed una serietà per dare risposte ai cittadini.”
Malacrinò prima, e l’Assessore regionale al Bilancio Carlo Marzi dopo, hanno snocciolato i dati del documento finanziario. Il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo (compresi i residui differiti, il fondo pluriennale vincolato, le contabilità speciali e le partite di giro) di 2 miliardi 32 milioni di euro per l’anno 2021, 1 miliardo 435 milioni di euro per l’anno 2022 e 1 miliardo 404 milioni per l’anno 2023. L’accantonamento per il contributo alla finanza pubblica della Regione è determinato in 102 milioni 807 mila euro annui.
Guardando ai numeri, il consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi nella sua contro relazione ha acceso i riflettori sulle minori entrate per effetto della crisi, in particolare l’Iva e le accise sui carburanti, “tipicamente sensibili alle misure di lockdown”.
“Se la prima fase di lockdown è indirettamente “costata” al bilancio regionale 71,5 milioni di euro, allo stesso modo, se non con effetto maggiore, anche nel corso del prossimo 2021 dovremo far fronte ad un minor gettito di entrata e quindi a minori possibilità di spesa sull’anno successivo, anche se lo Stato centrale dovesse replicare lo sconto alla compartecipazione al risanamento delle finanze pubbliche”.
Per questo secondo Aggravi “qualsiasi futura politica di sviluppo (o “mantenimento”) economico dovrà tenere conto che l’effetto nel breve periodo della crisi generata dall’emergenza epidemiologica determinerà un minor gettito per i titoli di entrata tipica del nostro bilancio che combinato con chiusure di attività e crisi d’impresa rischiano di potenziarne l’effetto distorsivo sulle possibilità di spesa nel medio periodo da parte della Regione autonoma”.
Il consigliere della Lega ha chiuso la sua relazione chiedendo un immediato pacchetto di misure che possa nascere nel corso del primo trimestre 2021 senza aspettare necessariamente l’Assestamento, “proprio perché molte realtà rischiano di non avere più tempo a disposizione (oltre che la liquidità vitale per sopravvivere)”.
La prima manovra economica della nuova Giunta dovrà vedere “uno sforzo di vero confronto sui contenuti, svincolato dai consueti schemi, storicamente perimetrati da legittimi approcci ideologici e di parte, che da sempre hanno condizionato la massima assise regionale” ha sottolinea in aula l’Assessore regionale al Bilancio Carlo Marzi “La fase emergenziale ancora in atto richiede ulteriori allocazioni di risorse, sia in ambito sanitario e sociale per il contrasto all’emergenza Covid, sia nel settore di sviluppo economico, turistico e territoriale per il superamento delle conseguenze della pandemia, attraverso la riproposizione delle misure di ristoro e di sostegno, opportunamente implementate e aggiornate con una particolare attenzione all’equilibrio tra spesa e investimento. Il percorso che si è intrapreso, improntato all’ascolto e alla condivisione, vede la centralità dell’organo consiliare e risulterà sostanziale per giungere al successivo aggiornamento e assestamento dei documenti finanziari e programmatici.”
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Bertin e il suo gruppo sicuramente si asterrà dal votare…hanno sempre detto che sono lontani da certi coinvolgimenti mafia su tutti ……e da uomo politico qual’è manterrà la parola data agli elettori… ci scommetto il suo stipendio