I segni della crisi economica determinata dall’emergenza coronavirus iniziano a mostrarsi.
Ne sono un esempio gli ultimi dati sul IV trimestre del 2020 che arrivano dalla Chambre Valdôtaine.
Lo stock di imprese registrate in Valle d’Aosta al 31 dicembre 2020 è di 12.212 unità, con un calo del 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2019 (la diminuzione rispetto al 2018 era stata dell’0,3%).
La dinamica di iscrizioni e cancellazioni evidenzia un saldo ancora negativo (-2 imprese). Significativo il calo nel numero delle nuove imprese, scese a 605 dalle 711 del 2019 (-14,9%), così come delle cancellazioni, passate dalle 722 del 2019 alle 607 del 2020 (-15,9%).
Il tasso di crescita si attesta sul -0,02%, migliore del -0,09% registrato nel 2019 e identico a quanto registrato nel 2018. (Il tasso a livello nazionale è dello 0,32% contro lo 0,44% del 2019).
“Questi dati riferiti al 2020 ci mostrano come il clima di forte incertezza che ha caratterizzato l’anno appena concluso abbia sostanzialmente cristallizzato tutte le dinamiche imprenditoriali, come testimonia il calo importante di iscrizioni e cessazioni” spiega il Presidente della Chambre Nicola Rosset.
I cali maggiori sono nel settore settore del commercio (-2,1% e -43 imprese) e delle costruzioni (-1,9% e -46 imprese). A questi si affiancano, il comparto dell’industria (-1,7% e -15 imprese) e, per la prima volta da diversi trimestri, anche il comparto turistico (-0,7% e -12 imprese).
Segno positivo, invece, per il comparto dei servizi alle imprese, che registra una crescita dello 0,7%% rispetto al 2019, con aumento di 11 nuove imprese, così come del comparto agricolo (+0,8% e +11 imprese).
Dal punto di vista delle forme giuridiche si segnala la crescita del numero delle società di capitale (+46 imprese con un tasso di crescita di +2,11%). In calo invece le società di persone (-34 imprese e tasso di crescita -1,12%), così come le ditte individuali (-12 imprese e tasso di crescita -0,18).
Per quanto riguarda il comparto artigianale lo stock registrato al termine del 2020 è di 3.530 imprese con un calo di 67 unità (nel 2019 erano state 23). Il calo più significativo si registra nel comparto edile (-2,1% contro il -1,3% dello scorso anno).
“Si tratta di un primo segnale che sembra confermare come le difficoltà legate alla crisi pandemica inizino a farsi sentire – prosegue Rosset – Credo che il primo trimestre dell’anno, periodo nel quale solitamente si concentrano molte cancellazioni, potrà darci informazioni ancora più complete sul reale impatto delle misure restrittive adottate per limitare la diffusione del virus. Sarà necessario riuscire a lavorare tutti insieme per capire esattamente quanto ed in che modo questo impatto si ripercuoterà sulle varie categorie e studiare strumenti diversi per rispondere in maniera efficace alle reali necessità delle differenti realtà operanti sul territorio ”.