Aosta, è polemica sulla struttura “Supporto al Sindaco” voluta da Nuti

La Lega parla di "fondi pubblici per assumere del personale con compiti non meglio specificati”, mentre Rinascimento critica i "costi aggiuntivi" in periodo di emergenza. Nuti ribatte: "Questa figura è il Capo di Gabinetto, ruolo chiave e sempre esistito". La scelta è ricaduta su Fabio Molino, coordinatore del Csv in uscita.
Il Sindaco di Aosta Gianni Nuti - Foto Twitter Comune di Aosta
Politica

È polemica, ad Aosta, sulla struttura “Supporto al Sindaco” decisa dalla Giunta comunale nella seduta dello scorso 21 gennaio.

Una “struttura temporanea”, si legge nella delibera, costituita “in via sperimentale per la durata di tre mesi” – con la possibilità di essere esteso all’intero mandato del Primo cittadino -, e che sarà “alle dirette dipendenze del Sindaco ed equiparata al Servizio, per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo attribuitegli dalla legge, costituito da figure professionali scelte in via fiduciaria tra i dipendenti dell’Ente e/o quali collaboratori assunti con contratto a tempo determinato” previa “valutazione del curriculum vitae”.

Un “incarico fiduciario volto a supportare l’esercizio di funzioni politiche e non amministrative” per il quale è previsto “un trattamento economico pari allo stipendio tabellare per un dipendente di categoria D, oltre alla corresponsione di un emolumento pari a quello dell’indennità di particolare posizione organizzativa (fascia economica A, pari a euro 8.150,00 annui lordi)” e 18mila euro a valere “Personale a tempo determinato” per il 2021.

Un “Capo di Gabinetto” – che la precedente Amministrazione guidata da Fulvio Centoz aveva cassato – che si aggiunge la struttura “Ufficio stampa”, deliberata il 31 dicembre (con avviso pubblico).

Lega sugli scudi: “La Giunta Nuti usa denaro pubblico in maniera inadeguata”

I consiglieri comunali della Lega Giordano, Spirli e Togni
I consiglieri comunali della Lega Giordano, Spirli e Togni

Decisione mal digerita dalla Lega Vallée d’Aoste, che in una nota scrive: “Apprendiamo con grande stupore che la Giunta Nuti, nella seduta del 21 gennaio scorso, ha approvato l’istituzione della struttura ‘Supporto al Sindaco’. Tale struttura sarà posta alle dirette dipendenze del Sindaco e sarà presidiata da un collaboratore di fiducia da assumere a tempo determinato. In un momento in cui la cittadinanza è in grave difficoltà a causa della crisi generata dall’epidemia da Covid-19 e tutti gli sforzi, anche economici, andrebbero portati avanti in quella direzione, troviamo assurdo che si impieghino fondi pubblici per assumere del personale con compiti non meglio specificati”.

Non solo: “Anche la formula ‘questioni politiche e non amministrative’ lascia profondamente perplessi: l’Amministrazione comunale dovrebbe quindi avere una persona pagata con soldi pubblici, in virtù magari della sua amicizia con il Sindaco, per fare politica e non per occuparsi di amministrare il Comune? Su questa scelta inappropriata, che comporta un esborso in tempi che richiederebbero scelte più oculate nei confronti del denaro pubblico, il Gruppo comunale Lega Vallée d’Aoste si riserva di fare i dovuti approfondimenti. I cittadini aostani hanno bisogno di una amministrazione cittadina trasparente e che lavori per il bene comune dei propri cittadini”, chiude la nota dei consiglieri Sergio Togni, Bruno Giordano e Sylvie Spirli.

Rinascimento: “Non basta il Capo di Gabinetto?”

I consiglieri comunali di Rinascimento VdA Girardini, Baccini, Balbis e Dattola
I consiglieri comunali di Rinascimento VdA Girardini, Baccini, Balbis e Dattola

Ad entrare nella questione è anche Rinascimento Valle d’Aosta, che non pone “una questione di legittimità” ma si interroga “sull’opportunità di operare scelte che inducono costi aggiuntivi per l’Amministrazione con l’impiego di somme importanti di denaro pubblico in un momento come quello attuale in cui siamo tutti chiamati a sacrifici e a ottimizzare le risorse esistenti”.

Rinascimento punta poi la convivenza – anche economica – tra le due strutture: “La recente decisione da parte del Sindaco di inserire in Pianta Organica il posto di Capo Gabinetto, non previsto dalla Giunta precedente, ci porta a pensare che un sostegno incrementale al Sindaco sia già ampiamente assicurato. Ci chiediamo se le priorità del Sindaco siano quelle di aumentare la spesa del comune con assunzioni fiduciarie (la somma delle due opzioni significa circa 160 mila euro/annui di denaro pubblico) o di sostenere la città e i cittadini in questo momento così drammatico”.

“Auspichiamo un ripensamento da parte del Sindaco e comunque, qualora Nuti perseverasse nella direzione di creare un servizio di supporto al Sindaco, vogliamo essere fiduciosi che non si tratti di un’operazione politica per collocare persone collegate, ma che si inserisca una persona in ragione di competenze comprovate e dimostrate”, chiude la nota.

Nuti: “Figura chiave per l’Amministrazione”. La scelta è ricaduta su Fabio Molino

Fabio Molino
Fabio Molino

La scelta del Sindaco è ricaduta su Fabio Molino, in scadenza come coordinatore del Csv, ed è lo stesso Primo cittadino a voler chiarire la ratio del suo agire.

“A Rinascimento vorrei dire che questa figura è il Capo il Gabinetto – spiega Gianni Nuti -, e la struttura deve essere denominata in questa maniera, ‘a supporto del Sindaco’, perché è una figura traslata e non istituzionalizzata, e che può essere interna o esterna. Io ho scelto una figura esterna, non un politico praticante né  una figuraripescata‘ ma una persona nuova”.

Sulla questione amministrativa/politica il Sindaco aggiunge: “Erroneamente è stato detto che è a supporto della politica, come se fosse il portavoce dei partiti. Ma così non è, anzi è per definizione colui che fa da ponte tra organi politici dell’Amministrazione e quelli tecnici. Stiamo parlando dell’Amministrazione, quindi, e di una figura ‘nodo’, strategica”.

Nuti poi si toglie qualche sassolino della scarpa: “Mi hanno accusato di non aver avviato la riorganizzazione delle strutture del Comune, che dipende dai tempi dell’Agenzia dei Segretari, e dall’Amministrazione regionale, influenzati dalla situazione emergenziale contingente, ma questo è il primo tassello di questo percorso, anche se è chiaro che mi sarebbe piaciuto partire in sincronia con il mio mandato. Preciso poi che questefigure pernosono sempre esistite, e soltanto il mio predecessore non l’aveva, anche perché ha trovato una situazione complicata quando si è insediato. Oltretutto, abbiamo previsto un solo Addetto stampa invece che due”.

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