Coronavirus, il Consiglio Valle chiede a Roma più dosi

Approvata una risoluzione che impegna il Presidente della Regione sottoporre al Presidente del Consiglio dei Ministri queste necessità al fine di procedere in tempi rapidi alla campagna di vaccinazione anti-Covid della popolazione valdostana. Dai dati Gimbe la VdA ai primi posti in Italia per vaccinati.
Vaccino Pzifer
Politica

La Valle d’Aosta sta facendo più vaccini in rapporto alla popolazione rispetto alla maggior parte delle altre regioni italiane? E allora si chiedano a Roma più dosi. E’ quanto chiede una risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio Valle, in chiusura dei lavori.

L’iniziativa impegna la Giunta regionale a porre in essere le opportune azioni nell’ambito del piano vaccinale nazionale, constatata la dimostrata capacità di attuazione del piano vaccinale regionale, a richiedere l’anticipazione delle forniture, anche in considerazione della limitata demografia regionale, finalizzata al tempestivo raggiungimento degli obiettivi di vaccinazione di massa. Sollecita il Presidente della Regione a sottoporre al Presidente del Consiglio dei Ministri queste necessità al fine di procedere in tempi rapidi alla campagna di vaccinazione anti-Covid della popolazione valdostana. Infine invita i Parlamentari valdostani, di concerto con il Presidente della Giunta regionale a operare per il conseguimento di questo obiettivo.

“Il piano regionale è costruito per vaccinare più di trentamila persone al mese, in modo da garantire la vaccinazione entro la fine di giugno all’80% della popolazione valdostana; attualmente però questa programmazione risulta fortemente ridotta dalla limitata fornitura di vaccini da somministrare.  – ha spiegato in aula il capogruppo di AV Albert Chatrian – Bisogna procedere celermente: è un modo anche per alleviare le già pesanti conseguenze negative che i valdostani e tante attività economiche stanno fronteggiando.”

L’ultima rilevazione dei dati nazionali (settimana 17 – 23 nazionale) riferiti al completamento del ciclo vaccinale (somministrazione e richiamo) diffusa oggi dalla Fondazione Gimbe sul totale della popolazione riferisce una percentuale pari al 3,4%. Il dato pone la Valle d’Aosta al secondo posto in Italia, a fronte della media nazionale del 2,25%.

I soggetti ultraottantenni vaccinati risultano in percentuale più che doppia rispetto alla media nazionale (6,1% regionale rispetto al 2,9% nazionale), dato che pone la Valle d’Aosta al terzo posto.

“Sono dati importanti – commenta il Direttore generale dell’Usl, Angelo Michele Pescarmona – che restituiscono in maniera oggettiva quanto stimato in fase di pianificazione e che confermano la correttezza e l’efficacia degli interventi in corso. ”.

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