Attese giovedì le prime 350 dosi di Johnson & Johnson

A consegnarle sarà il corriere di Poste Italiane, SDA. In consegna ulteriori 300 dosi di AstraZeneca. Johnson&Johnson era inizialmente destinato ai medici di famiglia, ma le ultime direttive nazionali chiedono di accelerare con le vaccinazioni degli over 80 anni, delle persone fragili e degli over 70.
J&J vaccino
Società

Arriveranno giovedì 15 aprile ad Aosta all’Ospedale Parini di Aosta le prime 350 dosi del vaccino Johnson&Johnson. A consegnarle sarà il corriere di Poste Italiane, SDA. In consegna ulteriori 300 dosi di AstraZeneca.

Giovedì alcuni mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, prenderanno in carico i vaccini a Chiavari e proseguiranno il loro viaggio, per raggiungere la loro destinazione finale presso le strutture della provincia.

L’azienda Usl aveva inizialmente pensato di riservare il vaccino Johnson&Johnson ai 18 medici di famiglia, formati, per le somministrazioni alle persone fra i 18 e i 55 anni, in sostituzione, quindi, di Astrazeneca, ora raccomandato da Aifa per gli over 60.

Le ultime disposizioni del 9 aprile scorso del commissario straordinario per le misure anti-Covid Figliuolo dicono però ora di accelerare con le vaccinazioni degli over 80 anni, delle persone con elevata fragilità, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari; delle persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni, utilizzando prevalentemente Astrazeneca.

Gli assistiti dei Medici di base a cui è stata somministrata la prima dose di AstraZeneca riceveranno la seconda dose – il cosiddetto “richiamo” – con lo stesso vaccino, presso il proprio medico nei tempi già stabiliti.

Mentre sono in consegna le prime dosi del vaccino Johnson&Johnson, dagli Stati Uniti arriva la notizia che agenzie sanitarie federali degli Stati Uniti chiederanno una pausa immediata nell’uso del vaccino Covid-19. La causa dello stop, come riporta il New York Times, è il caso dei sei destinatari statunitensi che hanno sviluppato un raro disturbo che coinvolge coaguli di sangue.

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