Dalla Giunta 692mila 203 euro di contributi per la tutela e conservazione dei beni ecclesiastici

A comunicarlo l’Assessorato ai Beni culturali. La concessione di contributi, a favore delle parrocchie e della Diocesi di Aosta, servirà per attuare diversi interventi di restauro e conservazione del patrimonio architettonico e storico artistica Valpelline, Ollomont, Nus, Aosta e Issime.
Chiostro di SantOrso
Cultura

È stata approvata ieri, lunedì 27 settembre, in Giunta regionale, la concessione di contributi per il restauro e la conservazione di beni ecclesiastici di interesse architettonico e storico artistico per il 2021.

A comunicarlo l’Assessorato ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio. Riconoscendo il valore che il patrimonio ecclesiastico riveste per la comunità valdostana – si legge in una nota –, è stata siglata nel 1999 l’Intesa tra la Regione e la Diocesi di Aosta, ponendo tra i compiti prioritari di collaborazione gli interventi di recupero e di restauro del patrimonio monumentale e artistico di interesse religioso al fine della sua fruizione.

Come prevede l’accordo, lo scorso 14 settembre si è riunita la Commissione presieduta dall’Assessore Jean-Pierre Guichardaz e dal Vescovo di Aosta, Monsignor Franco Lovignana, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, la Soprintendente per i beni e le attività culturali Cristina De La Pierre e la Direttrice dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici e edilizia di culto della Diocesi Roberta Bordon, per l’esame delle domande presentate dagli enti ecclesiastici per l’ottenimento dei contributi previsti dalla Legge regionale 27/1993 per la conservazione dell’integrità del patrimonio architettonico e artistico.

Tutte le domande giacenti, a seguito dell’istruttoria tecnica effettuata dai competenti uffici del Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali e della Struttura patrimonio storico-artistico e gestione siti culturali, sono state ammesse alla valutazione e, ritenute ammissibili di finanziamento in relazione alla disponibilità dello stanziamento di bilancio regionale.

Gli interventi in programma

La Giunta ha approvato la concessione di contributi per un totale di 692mila 203 euro a favore delle parrocchie e della Diocesi di Aosta per i diversi interventi:

  • restauro del campanile della Chiesa parrocchiale di San Pantaleone a Valpelline per 66mila 340 euro;
  • restauro della chiesa parrocchiale di Sant’Agostino a Ollomont per 101.189 euro;
  • realizzazione di una intercapedine aerata per la chiesa parrocchiale di Saint-Barthélemy a Lignan, nel Comune di Nus, per 23mila 640 euro;
  • restauro della copertura e della decorazione murale interna ed esterna della cappella della Madonna delle Nevi e di San Gregorio in località Vaud a Ollomont, rispettivamente per 64mila 361 euro e 144mila 141 euro;
  • restauro delle pareti e delle volte del chiostro della Collegiata dei Santi Pietro e Orso ad Aosta, per 174mila 619 euro relativamente alla parte architettonica e 154mila 853 euro per quella storico artistica;
  • restauro e risanamento conservativo della cappella della Presentazione della Vergine in località Tschentschiri a Issime per 120mila 223 euro;
  • restauro di un soffitto ligneo dipinto dell’Ex-Prevostura (e futura casa della Carità), ad Aosta, per 83mila 508 euro.

L’ammontare del contributo – spiegano ancora dall’Assessorato – corrisponde all’80% della spesa ammissibile, pari all’intensità massima di contributo concedibile prevista dalla legge, fatta eccezione per la cappella Tschentschiri ad Issime, il cui importo è ridotto al 35% per la presenza di altri cofinanziamenti.

“Il centinaio di chiese e le quasi ottocento cappelle presenti in Valle d’Aosta costituiscono un importante patrimonio di alta qualità artistica e architettonica, la cui antichità richiede però una costante attività di manutenzione e in molti casi importanti interventi di restauro – ha spiegato l’Assessore Guichardaz –. Il finanziamento regionale costituisce un importante sostegno per garantirne la conservazione e la fruizione da parte della collettività”.

“Tutti gli anni, più di una parrocchia, effettua lavori di restauro sul proprio patrimonio edilizio di interesse architettonico e artistico. Le situazioni sono molto variabili – aggiunge la SoprintendenteDe La Pierre – in relazione allo stato di degrado dei manufatti e a seconda della disponibilità e delle risorse finanziarie della parrocchia stessa. Da tempo la Soprintendenza persegue una fattiva collaborazione con la Diocesi, i parroci, i professionisti e le maestranze in ordine alla rilevazione del degrado, alla definizione dei progetti, alla risoluzione in cantiere di problematiche puntuali affinché gli interventi ridiano la forza e la bellezza che meritano queste opere di architettura e arte e la collettività possa beneficiarne”.

La Commissione per l'esame delle domande presentate dagli enti ecclesiastici
La Commissione per l’esame delle domande presentate dagli enti ecclesiastici

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