L’affaire Cime Bianche finirà sul tavolo della Commissione europea.
L’iniziativa è stata annunciata, in una nota, da Eleonora Evi, europarlamentare e co-portavoce di Europa Verde: “Proprio mentre dalla Cop26 si diffondono roboanti proclami internazionali contro la deforestazione, in casa nostra continuiamo a mettere in cantiere inconcepibili progetti dall’enorme impatto ambientale. Mi riferisco all’assurdo progetto di collegamento funiviario delle Cime Bianche, contro il quale ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea“.
Secondo l’eurodeputata – eletta nella circoscrizione Nord Ovest – “tale intervento non solo andrebbe a pregiudicare l’ultimo esteso spazio integro del versante sud del massiccio del Monte Rosa, tra l’altro sottoposto al regime normativo previsto per le Zone speciali di conservazione e le Zone di protezione speciale, ma risulterebbe inoltre in palese violazione delle norme europee e nazionali che vietano esplicitamente progetti di questo tipo all’interno di un sito Natura 2000, come è il caso del vallone delle Cime Bianche”.
“Ho chiesto alla Commissione europea di esprimersi chiaramente contro il progetto di collegamento funiviario che interessa il vallone Cime Bianche e ribadito la necessità di tradurre in atti giuridicamente vincolanti le linee guida nazionali adottate dall’Italia per l’implementazione della Direttiva Habitat – ha aggiunto Evi -. Finché tali linee guida non avranno carattere vincolante, saranno puntualmente ignorati dalle amministrazioni locali. Mi auguro ora che la Commissione europea dichiari quanto prima il progetto illegittimo e si attivi presso le autorità italiane per bloccarlo sul nascere”.