La Valle d’Aosta avrà il suo Osservatorio sulla criminalità organizzata

Approvata la proposta di legge che istituisce anche in Valle d'Aosta l'osservatorio sulla criminalità organizzata. 32 i voti a favore, astenuto il gruppo di Pcp.
Foto Facebook Consiglio regionale Valle d'Aosta - Conseil de la Vallée
Cronaca

“Oggi il Consiglio Valle interviene per rafforzare il presidio della legalità nel territorio”. Così il Presidente dell’Assemblea regionale Alberto Bertin sull’istituzione dell”Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata di tipo mafioso”, approvata oggi dall’aula con 32 voti a favore. Astensione per il gruppo di Progetto Civico Progressista, che ha evidenziato con la consigliera Erika Guichardaz come l’articolato “non abbia tenuto conto di quanto emerso dalle audizioni stesse, dal dibattito e dalle richieste di approfondimento. Si è voluto votare frettolosamente la proposta di legge “.

Parole rispedite al mittente da Bertin, che nella sua relazione ha evidenziato come la mission dell’Osservatorio è di “promuovere il coordinamento tra tutti gli attori istituzionali e sociali e gli stakeholders coinvolti o interessati alla gestione della cosa pubblica, in modo da esercitare un monitoraggio permanente di tutte le attività potenzialmente appetibili alla criminalità organizzata, con particolare attenzione al ciclo degli appalti pubblici, promuovere la coscienza civica e la cittadinanza attiva, agevolare l’adozione di misure efficaci a tutela dei cittadini e dei beni comuni.”

Il testo si compone di dieci articoli e interviene per “rafforzare il presidio della legalità nel territorio”, stabilendo che l’Osservatorio avrà “funzioni consultive, propositive, di studio, ricerca e documentazione”.

Lo stesso, che costituirà “organismo di supporto della Regione in materia di prevenzione e di contrasto dei fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata” sarà dotato di “una propria fisionomia e struttura, di autonomia regolamentare e funzionale”. Lo comporranno il presidente del Consiglio Valle, il vicepresidente (così da garantire equilibrio tra maggioranza e opposizione), il presidente della prima commissione consiliare, il Presidente della Regione, oltre che il Sindaco (o il Presidente del Consiglio comunale) di Aosta, nonché i rappresentanti degli enti locali, delle associazioni sindacali e di categoria maggiormente rappresentative in Valle d’Aosta.

Dovrà essere garantita, inoltre, la partecipazione di esponenti delle forze dell’ordine e di rappresentanti designati di concerto dalle associazioni antimafia, antiusura, antiracket e dei consumatori. La proposta di legge prevede, inoltre, la costituzione di un comitato tecnico di supporto, composto da un team di tre esperti. L’Osservatorio sarà disciplinato da un proprio regolamento e si avvarrà delle strutture del Consiglio Valle, disponendo di un finanziamento specifico sul bilancio dell’Assemblea (25mila euro per il 2022 e 30mila dall’anno prossimo).

Il testo introduce la clausola valutativa: l’Osservatorio dovrà, cioè, rendere conto al Consiglio dei risultati ottenuti dalla legge nel concorrere alla sensibilizzazione della società civile in materia di legalità e sicurezza, oltre che alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni criminali associativi. Stabilita dal testo, infine, l’obbligatorietà della costituzione in giudizio della Regione quale parte civile nei procedimenti penali su reati di associazionismo mafioso e di scambio elettorale politico-mafioso commessi sul territorio, prevedendo che gli eventuali risarcimenti vadano a finanziare attività di promozione della legalità e della sicurezza.

 

Una risposta

  1. Si può fare finta che tutto questo accada per caso, e soprattutto tutti il movimento politico è stato caluniato dalle mafie?,non credo proprio. Parola di un uomo che nel percorso della vita conosce bene il sistema sporco.
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