Saint-Vincent, chiusura dell’ex IPR: la minoranza punta il dito contro l’Assessore Caveri

Durante il Consiglio comunale di martedì 28 dicembre, l'opposizione attacca il concittadino Luciano Caveri, Assessore regionale all’Istruzione, per la chiusura a Saint-Vincent dell'ex IPR - indirizzo turismo.
Auditorium Saint-Vincent
Scuola

La notizia sulla chiusura dell’ex IPR resta in gola come un groppo. Dal prossimo anno scolastico l’offerta formativa relativa all’indirizzo turismo sarà spostata da Saint-Vincent alla sede principale di Verrès. Nel Consiglio comunale di martedì 28 dicembre la minoranza si scaglia contro il concittadino Luciano Caveri, Assessore regionale all’Istruzione.

La sede associata di Saint-Vincent sarà definitivamente soppressa dal 1° settembre 2026. Per la cittadina termale è l’ennesima doccia fredda con conseguenze sulle attività commerciali del centro urbano. Sembra un déjà vu. Otto anni fa a Saint-Vincent chiudeva il Liceo scientifico, “scuola di nicchia” della realtà valdostana.

Sull’argomento, portato all’attenzione del Consiglio da una mozione dei gruppi di minoranza, interviene la consigliera di opposizione Carmen Jacquemet. “Dobbiamo smetterla di lasciarci portare via le cose. Questa delibera è stata portata all’attenzione della Giunta regionale dall’Assessore che vive a Saint-Vincent. E che se non sbaglio è stato un pochino il vostro ‘padre nobile’. Anzi, è stato in un certo senso il candidato sindaco in pectore prima del Sindaco Favre. Ma proprio Saint-Vincent bisogna depauperare?”.

“Profonda delusione, permettetemi di dirlo, per il nostro concittadino, pezzo da novanta. Più che dare la colpa a voi (consiglieri di maggioranza, ndr), che avete le mani in un certo senso legate, sono profondamente delusa dall’Assessore (regionale, ndr)“. La consigliera di opposizione Giacinta Merlin rincara la dose. Sulla stessa linea, il consigliere Erik Camos: “Concordo pienamente. L’Assessore regionale dovrebbe tutelare un po’ di più il nostro paese”.

“Quando si chiude una scuola finisce un ecosistema urbano e sociale. Mi auguro che ci sia una proposta alternativa, e anche di rilievo”. Dall’opposizione esprime il suo malcontento anche Maurizio Castiglioni, consigliere oltre che docente dell’Istituzione scolastica nell’occhio del ciclone. “Come Consiglio comunale non possiamo far passare questo in cavalleria. A prescindere da chi sia l’assessore regionale del momento, anche se stona un pochino il fatto che sia proprio un rappresentante che risiede a Saint-Vincent”.

La parola passa al primo cittadino Francesco Favre. “Il Sindaco non è il proprietario dell’edificio. Il Sindaco non è l’Assessore all’Istruzione. Ricordiamoci le cariche che ricopriamo”. Aggiunge poi “ho già espresso pubblicamente il mio rammarico”.

Abbiamo già preso appuntamento con l’Assessore Caveri che si è dato disponibile per organizzare un incontro con la Giunta comunale, la Commissione consiliare, i membri del Consiglio e chiunque vorrà partecipare” prosegue il Sindaco specificando che il rendez-vous è previsto dopo le festività natalizie, alla presenza dell’Assessore stesso, della Sovrintendente agli studi e del Dirigente, con l’obiettivo di “chiarire le motivazioni che hanno portato alla chiusura, discutere del futuro dell’edificio e dialogare sulle prospettive per valorizzare il territorio”. “Non siamo stati deboli” afferma il Sindaco trovando fuori luogo gli “attacchi personali” mossi dalla minoranza. “Vi chiedo di ritirare la mozione” e di incontrare l’Assessore per “capire cosa sta succedendo”.

La Vicesindaca Maura Susanna ripete “ci siamo già mossi. L’Assessore regionale ci incontrerà vis à vis. In quell’occasione avremo la possibilità di fare chiarezza, ribadire ciò che è stato detto in Consiglio e capire le prospettive future”. Anche la Vicesindaca chiede il ritiro della mozione, in attesa del colloquio con Caveri. Chiarisce infine “non votiamo contro la mozione perché non vogliamo le scuole”. Concorde è il Sindaco “votiamo contro perché riteniamo che il metodo per trovare soluzioni alternative e di ripristino siano altre”.

L’obiettivo della mozione era quello di portare la voce congiunta di 15 persone (due assenti, ndr) che rappresentano la totalità degli elettori votanti a Saint-Vincent”. “Verba volant, scripta manent. Non intendiamo ritirare la mozione, abbiamo dato la disponibilità ad emendarla e ci sarebbe piaciuto dare un segnale di unità di intenti. Mi dispiace che non sia stato colto lo spirito”. La mozione ottiene 4 voti favorevoli e 11 contrari. “Perdere le scuole è la cosa più grave che ci possa capitare: i giovani sono il futuro, sono la vita”, chiude Jacquemet.

3 risposte

  1. Forse è rimasto indietro negli anni .Partendo dal presupposto che la struttura e’di proprietà regionale e non comunale (…..) oltre ad avere presentato delle carenze strutturali negli anni ( vedasi i fessurometri appesi qua e là nella struttura ) risulta essere finita nella fine degli anni 80 utilizzata ad inizio del 90 . Pertanto non credo sia di completo efficientemento energetico ma questo è un altro discorso. Se non erro Il liceo scientifico ha abbandonato da anni i locali ora occupati temporaneamente dalle scuole Medie, mentre x il Turistico è risaputo da almeno due anni che si sarebbe trasferito . Dunque nessuna polemica di parte ….piuttosto proporrei di trasferire definitivamente le scuole medie in tale struttura e risparmiare denaro pubblico sulla ristrutturazione della vecchia scuola media che è completamente da rifare ….. rimango in attesa di una proposta su come lei utilizzerebbe tali locali . Grazie x il confronto …..

  2. Credo che la chiusura di piccole scuole sparse qua e là sia normale e giusto, visti i costi di gestione degli edifici ( luce , riscaldamento , personale ecc ecc ). Giusto anche farsi sentire, in quanto un edificio chiuso non è mai un bel segnale, ma vorrei capire da qualcuno della minoranza quale potrebbe essere la destinazione d’uso di tali locali . Il confronto sano credo sia sempre costruttivo . Buona giornata a tutti

    1. Valutare “piccola scuola” un edificio come quello dove erano collocate due istituzioni scolastiche mi sembra un po’ una forzatura Ma forse il suo è un commento un po’ di parte. Il confronto sano credo sia essenziale in questi casi.

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