La figura di Napoleone, la vita all’interno delle sue guarnigioni, il legame storico con il Forte di Bard posto prima sotto assedio poi sconfitto e successivamente fatto radere al suolo.
Da questi presupposti parte la riflessione a due voci di Andrea e Paolo Ventura, artisti, fotografi e fratelli, che presentano due distinti progetti nell’ambito della mostra Napoléon. Andrea e Paolo Ventura. L’esposizione, allestita nelle sale delle Cannoniere del Forte di Bard, sarà aperta al pubblico dall’11 marzo al 5 giugno.
Andrea Ventura propone il lavoro intitolato Epidemics of Nostalgia – serie di tredici opere a colori acrilici su carta di dimensioni varie, realizzata nel 2021 –, centrato sul tema della narcolessia, un fenomeno con caratteristiche di nostalgia dalla propria casa/patria, molto diffuso tra le fila degli eserciti di Napoleone impegnati sui fronti europei all’inizio dell’Ottocento. Paolo Ventura si è ispirato invece all’assedio del Forte di Bard avvenuto nel maggio del 1800 da parte delle truppe francesi, per realizzare una serie di undici inedite opere.
I due artisti, ognuno con il proprio linguaggio, rileggono così il mito napoleonico delle grandi battaglie e della Grande Armée che le ha combattute. Al comando di un solo uomo, migliaia e migliaia di soldati, ragazzi e adulti da ogni parte d’Europa che hanno marciato in Italia, in Austria, in Germania, in Ungheria, in Polonia, in Russia.
I due fratelli gemelli si pongono al seguito di questo esercito attingendo ai racconti di guerra narrati in famiglia e, ciascuno attraverso la propria sensibilità – Andrea è pittore, Paolo fotografo – offrono una personalissima narrazione di questi eventi: i protagonisti sono i soldati ma anche gli artisti stessi, calati in atmosfere a metà tra il reale e l’onirico.
Il Forte di Bard, un tempo luogo di guerra e di scontro, attraverso questo progetto apre una riflessione su una delle tragiche conseguenze che, ieri come oggi, i conflitti portano drammaticamente con sé segnando la vita di intere generazioni.
“Nel momento in cui abbiamo immaginato di realizzare al Forte di Bard un’esposizione dedicata ad Andrea e a Paolo Ventura, quale estremo grido di denuncia nei confronti della follia della guerra, mai avremmo pensato che la guerra potesse arrivare così vicino a noi, con ancora un nuovo fronte – spiega la Presidente del museo Ornella Badery –. È molto difficile trovare le parole, ma confidiamo che il momento sia opportuno, una volta di più, per denunciare gli orrori, fisici e psicologici, che la guerra produce e rinnegare questo strumento quale elemento di risoluzione dei conflitti”.