La Regione va avanti sull’acquisto dei bimodali, ma si cercano “soluzioni più flessibili”

Nell'agosto scorso la Regione aveva dato il via libera all'acquisto di tre bimodali. "Sul mercato nel mentre sono arrivati altri tipi di bimodali, con costi minori e più posti a sedere" dice oggi il Presidente Lavevaz.
bimodale
Politica

L’acquisto va concretizzato entro fine anno, pena la perdita dei fondi statali, ma sui treni bimodali l’Amministrazione ha avviato con Trenitalia delle valutazioni.

“Si è aperto un percorso con Trenitalia che ci porterà a fare scelte su soluzioni flessibili per adeguarsi all’evoluzione anche dell’iter di elettrificazione” spiega in Consiglio regionale il Presidente della Regione Erik Lavevaz, nel suo ruolo di assessore ad interim ai trasporti.

“I treni bimodali possono funzionare come treni elettrici, senza smontare la parte diesel, ovviamente ci si porta però dietro un carico inutile” dice Lavevaz “La valutazione che si sta facendo è relativa ai maggiori oneri, tenendo conto che sul mercato nel mentre sono arrivati altri tipi di bimodali, con costi minori e più posti a sedere.”

Non è invece percorribile, secondo l’Assessore ai trasporti, l’ipotesi di utilizzare i 35 milioni di euro, a disposizione per l’acquisto di materiale rotabile, per dei treni elettrici. “Utreno completamente elettrico ad oggi pare un passaggio che non ci possiamo permettere, perché non abbiamo la matematica certezza di avere l’elettrificazione, prima di avere autorizzazioni e appalto”. 

Da qui la decisione di dar corso all’acquisto dei bimodali. “Una scelta lungimirante fatta anni fa, che ha permesso in questi dieci anni di non cambiare treno a Ivrea” evidenzia Lavevaz.

“La scelta fu fatta dieci anni fa” ricorda nella replica Chiara Minelli di Pcp. “I treni però sono in funzione solo dal 2019. I tempi per le scelte di acquisto sono da tenere in considerazione. Mantengo la contrarietà su questi acquisti. Sarebbe importante invece in questa fase, considerata la scadenza di fine anno, avviare con il Governo un’interlocuzione per chiedere una diversa destinazione di questo contributo statale”.

Una risposta

  1. Treni a gasolio (traduzione reale del politicamente corretto “bimodale”) mentre il mondo ha già messo su rotaia i primi treni a idrogeno (si vedano quelli di alstom).
    In un momento in cui si dovrebbe limitare sempre più il consumo di fossili

    Senza contare che il modo gasolio è quello di TUTTA la tratta valdostana. Per cui oltre al danno la beffa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte